Tabacci salva Bonino : Buon Anno nuovo a tutti!

La notizia non è colossale, ma ha una sua emblematicità. In un paese rancoroso e vendicativo, cosi lo descrive il CENSIS, dove, malgrado i progressi della nostra economia certificati negli ultimi anni, finalmente si va al voto non anticipato, tutti sono contro tutti e finanche essere alleati non è facile, basti pensare a Berlusconi e Salvini che sono come il cane e il gatto, non me ne vogliano gli animalisti. In un paese cosi, vedere qualcuno che tende la mano ad un “rivale” per aiutarlo…fa un certo effetto.

Una notizia, diremmo bene augurante per questo 2018 ancora in fasce.
Ebbene si. Il cattolico Tabacci (ex democristiano) oggi tra i leader di un piccolo gruppo, Centro Democratico, alleato del PD, ha offerto il proprio simbolo per ospitare la Emma nazionale e il raggruppamento + Europa che comprende i Radicali italiani.

Quando ormai sembrava impossibile la presenza alle prossime elezioni del 4 marzo della lista della Bonino che, per un burocratico regolamento, avrebbe dovuto raccogliere migliaia di firme, non solo per il simbolo, ma anche per le liste di candidati sia al proporzionale che al maggioritario in breve tempo (il regolamento lo prevede per quelle liste che non sono già presenti in parlamento), ecco il lieto fine degno di un film di Frank Capra, il gesto “natalizio” di Tabacci che offre la sua casa, il suo simbolo per ospitare anche i radicali europeisti.

Bruno Tabacci ed Emma Bonino

Avete capito bene? Un cattolico offre la possibilità di candidarsi ad una lista e ad una personalità, come la Bonino, da sempre simbolo della difficile laicità italiana. Colei che nella sua esistenza si è battuta per il divorzio, l’aborto, il testamento biologico, la liberalizzazione delle droghe leggere, per la liberazione della donna. Tutti temi non amatissimi dal clero e sempre osteggiati, all’epoca, dai democratici cristiani.

Tabacci (un cattolico liberale, anni fa fu costituito in rete finanche un gruppo che ironicamente si battezzo’ come “marxisti per Tabacci ») ha spiegato la sua offerta dichiarando che la loro azione era a servizio della democrazia e per l’Europa.

La Bonino ha accettato e ringraziato. Ma ringraziamo anche noi. Perché in un paese dove tutti diffidano di tutto, dove spesso il “nemico” è considerato in casa, prima ancora che nei partiti avversi, un gesto cosi allarga il cuore e ci aiuta a respirare.

Senza dubbio la Bonino è forse oggi la personalità di maggiore spicco in un panorama politico spesso arido, segnato da narcisi, da improbabili candidati premier che avrebbero bisogno di intensi corsi di storia, geografia e grammatica italiana, prima di imparare la lingua inglese, o di eterni impresentabili che invece si ripresentano alla faccia degli insuccessi ventennali, dei propri conflitti d’interesse e della propria età da pensione (magari dorata), in un paese dove fino a ieri, la sinistra si lacerava in mille complotti, tra scissioni e veleni, vedere Tabacci e il suo minuscolo e coraggioso partito, di cultura cattolica, offrire riparo a chi da sempre è stato in contrasto con quelle linee di idee e che anzi in molte occasioni è stato in aperta guerra col Vaticano, fa davvero effetto e diventa esempio per quel paese che avrebbe bisogno di piantarla con i rancori personali, conquistando, in modo più europeo, un maggior senso della socialità, aprendo la mente e il cuore ad una visione più positiva del mondo e del proprio paese.

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Non so quante persone voteranno a queste imminenti elezioni. Non so se l’auspicio alla partecipazione, espresso dal nostro Presidente nel discorso di fine anno, sarà accolto. Ma certo la presenza di una personalità come la Bonino che, comunque la pensiate, ha una storia importante di coraggio e coerenza, non potrà che motivare di più alla partecipazione.

C’è speranza. Una come la Bonino non si arrende al disfattismo, al pessimismo, non si è arresa neanche ad un terribile tumore, figurarsi! C’è Tabacci… e noi italiani (o altritaliani, che non passano la vita a parlare male del proprio paese), comunque la pensiate, dovremmo ringraziarlo.

Veleno

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