Per Città della Scienza, per Bagnoli, per Napoli, per la Campania, per l’Italia.

Un grido di dolore a caldo ed una proposta.

Distrutta Città della Scienza, il primo Science Center Italiano, che sorgeva di fronte al mare di Bagnoli. Era tra i luoghi simbolo dei progetti di bonifica e rinascita dell’ex area industriale Italsider, con una media di 350 mila visitatori l’anno. Oltre al museo interattivo, ospitava un planetario, un centro congressi, un centro di alta formazione e un’area per mostre d’arte. Per colpa dei “Mostri”, se ne è andato in fumo uno dei gioielli di Napoli.

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Probabilmente quelli che hanno incendiato Città della Scienza a Città della Scienza non erano mai entrati.

Probabilmente non avevano mai visto i volti estasiati dei bambini a contatto con fenomeni solo apparentemente più grandi di loro, né le risate scaturite dagli effetti di alcuni esperimenti (i capelli rizzati ad esempio).

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Mostri nati nell’ignoranza e alimentati solo da quella.

Le parole di Silvestrini, quando dice che sono andati in fumo solo mattoni e pareti, ma non la passione che l’ha fatta sorgere e mantenere (ricordiamo i dipendenti che non hanno mai smesso di lavorare pur senza stipendio), danno speranza e sicuramente sono vere, ma un attacco così brutale, una sfida così manifesta (non c’è solo la speculazione edilizia di quei suoli) necessita di una risposta che questa volta deve andare oltre ogni nostro possibile pensiero.

L’attacco è a Napoli e alla Campania, ma l’attacco è anche allo Stato e alla Nazione.

L’attacco è alla Cultura e alla Onestà, ma anche al Lavoro e al Futuro.

E’sintomatico che le cose più brutali avvengano in questo momento a Napoli.

Qui stiamo assistendo ad un arretramento tragico della società pulita sopraffatta dalla tracotanza non solo della camorra vera e propria , ma anche di quel popolino sguaiato ed aggressivo che gli fa da contorno.

I guappi sono tornati, o meglio e di più le “guappe” !

Motorizzate su due ruote, rumorose, occhiali da sole in testa sui lunghi capelli neri e gomma perennemente in bocca, fanno ormai più paura dei maschi.

Sono loro le ancelle del focolare che educano i propri pargoli al bullismo e alla arroganza, quelle stesse cui vengono riaffidati i fanciullini minorenni quando scippano.

Allora questa volta bisogna partire da loro, rieducarle insieme ai fanciullini.

Non bastano le scuole (I maestri di strada dovrebbero averci insegnato qualcosa sull’evasione scolastica), bisogna appunto andare nelle strade.

Ora ecco la mia proposta:

Creare un video su quanto è accaduto a Città della Scienza.

Un video bellissimo, ma semplice che arrivi a tutti, anche ai “fetienti”.

Da una parte immagini che sicuramente già esistono di momenti trascorsi a Città della Scienza da scolaresche che esperimentano, ascoltano, ridono, guardano le stelle venendo da Ancona, Cosenza, Brescia,Verona, Palermo, Lumezzate, Canicattì, Amelia, Todi, Savona, Portogruaro… ecc.

Immagini di operatori che lavorano, di scienziati che esperimentano e spiegano, di allestitori che predispongono.

Dall’altra le immagini delle fiamme che divorano tutto (io non posso vederle senza piangere) e poi le macerie, i resti con le due sagome d’uomo che abbiamo visto in televisione più volte in questi tristissimi giorni.

Questo video deve essere proiettato nelle strade, ovunque, in tutti i quartieri di Napoli e della Campania, soprattutto in quelli più degradati, e deve essere riproposto di continuo, con variazioni di intensità di suoni o diversificazioni delle immagini perché non diventi un “noise” impercepibile.

Certo l’attrezzatura per la proiezione sarà distrutta, ma si dovrà subito reistallarla e poi ancora proiettare il video e ancora e ancora e ancora !

E se ciò non basta trasmetterlo davanti alle Scuole, con telecamere che riprendano eventuali atti vandalici, e nelle Chiese e sulle facciate dei Comuni, delle Questure, delle Prefetture, dei Comandi di Polizia e delle Caserme dei Carabinieri, dei Teatri, dei Cinema, dei Musei.

Che si parta dalla Campania, ma sappiamo quanto capillare e diffusa sia la criminalità organizzata anche altrove. I Mostri sono ovunque!

Comunque, farà bene anche ai tanti onesti e distratti che si annidano tra di noi “brava gente”.

Tiziana Celani
Medico Psichiatra

Foto ANSA

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3 Commentaires

  1. Per Città della Scienza, per Bagnoli, per Napoli, per la Campania, per l’Italia.
    Personalmente, ritengo che la dolosa tragedia di Bagnoli sia uno dei tanti frutti dell’ evoluzione naturale di circa settanta anni di potere antifascista, quasi una velenosa « ciliegina sulla torta ».
    Mi disse un inglese di grande cultura : « L’errore di voi italiani, dopo la II Guerra Mondiale, è stato quello di gettare – con l’acqua del bagnetto – anche il bambino, cioè
    lo Stato »
    Quindi, di che meravigliarsi se siamo in assenza di Stato ?
    Gradisca il saluto di Aldo Cianci

  2. Per Città della Scienza, per Bagnoli, per Napoli, per la Campania, per l’Italia.
    Leggo con vivo piacere il prezioso contributo.
    Come sempre accade, le menti ricche e fervide hanno ottime proposte, che permettono di vedere e di pensare ‘oltre’ la grettezza di cui sembra prigioniero il mondo attuale. Sottolineo SEMBRA, in quanto nella realtà lo stesso mondo è ancora pieno di persone che non vogliono rassegnarsi a certe violenze, che lottano con tenacia per ripristinare certi valori che non devono e non possono morire.

    Loredana Cafaro

    • Per Città della Scienza, per Bagnoli, per Napoli, per la Campania, per l’Italia.
      Proprio oggi è arrivato in redazione un appello della Graf srl, impegnata nella promozione del talento napoletano nel mondo, che durante la notte ha subito un ingente furto di dvd. Graf denuncia e invita tutti i napoletani perbene a farlo, a puntare il dito contro i criminali che sono in agguato dovunque e sempre. Perché il nostro destino dipende solo da noi e piangerci addosso non serve a niente. Denunciare è positivo e propositivo, contro chi si propone solo di distruggere

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