Alberto Savinio, il sogno di un poeta fratello di De Chirico.

Si è inaugurata ufficialmente a Brescia, presso la Galleria dell’Incisione, la mostra « Alberto Savinio. Il sogno di un poeta ». Artista poliedrico e sorprendente, Savinio ha spinto la sua ricerca oltre i confini della musica, suo approdo iniziale, a coinvolgere la scrittura e ancora, più avanti, la pittura, in un lungo percorso che lo vedrà fondamentale protagonista del fermento avanguardista di primo novecento.


Alberto Savinio, Ritratto di Gioietta

Avventurosa la sua vita: nel 1915 era in Italia, insieme con il fratello Giorgio, il grande De Chirico. Soggiornarono a Firenze, poi, arruolati nell’esercito italiano, furono destinati al 27° reggimento di fanteria in istanza a Ferrara, dove avevano già un contatto con il circolo artistico di Filippo De Pisis e Carlo Carrà.

Ospiti della Villa del Seminario, l’odierna fondazione Don Calabria, sede della Città del ragazzo – ormai un pezzo di storia ultrasessantennale ferrarese anche lei – vissero qui una stagione felice, gli anni della Metafisica di cui furono i fondatori ed i propulsori.

A Ferrara, di quel periodo che fu anche…architettonico, rimane, tra l’altro, il meraviglioso incrocio della Metafisica, opera dell’ingegner Carlo Savonuzzi, il Razionalista e ri-battezzato da poco più di un anno, Largo Michelangelo Antonioni, composto dal Conservatorio di Musica “Girolamo Frescobaldi”, dal Cinema Boldini, dalla Scuola Elementare “Alda Costa”, da poco…splendida ottantenne e dal Museo di Storia Naturale.

Alberto Savinio, Promenade

In mostra, a Brescia, di Savinio sono esposte opere grafiche, disegni a matita ma anche alcune litografie, rare nell’esperienza dell’artista e dipinti compresi nell’arco temporale tra la fine degli anni Venti e la metà del secolo. Una panoramica particuliér all’interno della quale sono accostate una quindicina di opere diverse per tecnica esecutiva e destinazione; una selezione che ben riflette lo spirito dinamico dell’artista, e in cui dominano concetti emblematici e tematiche ricorrenti nella sua riflessione.

Savinio dà forma ad un mondo surreale, dove classicismo e ironia si fondono in una dimensione incredula, misteriosa e fantastica. Uomini – animali, come nel foglio “Promenade” del 1947, i cui personaggi sono una coppia di centauri, ma anche in “Penelope”, una tempera su carta inedita, del 1940 circa, che ritrae la donna-uccello protagonista di molti lavori di Savinio. Dell’anno seguente i due ritratti di Andrea Emo, filosofo di spicco e amico dell’artista, e della moglie Giuseppina alle cui spalle si apre la residenza di proprietà, la magnifica villa cinquecentesca di Battaglia Terme.

Alberto Savinio, Les grâces insulaires, 1928

La piccola e preziosa tela “Les grâces insulaires”, presente in mostra, si riferisce al successivo periodo parigino dell’artista che insieme col fratello Giorgio De Chirico fece parte del gruppo de Les Italiens a Paris.

A completare la rassegna, una decina di disegni su carta tra i quali la china da cui sarà ricavata una delle due litografie che accompagnano il racconto “La nostra anima”, dello stesso Savinio, ma anche l’interessante bozzetto per la scenografia dello spettacolo teatrale dell’Edipo del 1948, e ancora uno studio del 1950, metaforico ritratto della madre, in cui la figura umana è inglobata nelle fattezze di una poltrona.

Alberto Savinio, Penelope 1940

Particolarmente suggestivo infine l’arazzo che chiude la mostra: si tratta della trasposizione di un’opera saviniana realizzata dalla moglie Maria Morino.

Maria Cristina Nascosi Sandri

Info:

Galleria dell’Incisione
via Bezzecca, 4 – Brescia
Durata: dal 15 marzo al 4 maggio 2014
Orario: 17-20, chiuso il lunedì
Ingresso libero

*****

PS. Segnalazione di una novità editoriale:

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Alberto Savino, Giorgio di Chirico – Le rêve de Mercure

La Nerthe éditions, 2013

Marie-José Tramuta

Disponible à la Librairie italienne La Tour de Babel, rue des Rois de Sicile, 75004 Paris

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Maria Cristina Nascosi Sandri
Di Ferrara, giornalista pubblicista, critico letterario, cinematografico ed artistico. Collabora da parecchi anni con quotidiani nazionali, periodici specialistici e non, su carta e on line, anche esteri come Altritaliani. Dopo la laurea in Lettere Moderne, conseguita presso l’Università degli Studi di Ferrara, si è dedicata per un po’ alla scuola dove ha svolto attività anche come traduttrice, oltreché docente. Da anni si dedica con passione allo studio, alla ricerca ed alla conservazione della lingua, della cultura e della civiltà dialettale di Ferrara, mantenendo lo stesso interesse per quelle italiana, latina ed inglese, già approfondito dai tempi dell’università, insieme con quello per l’arte, il teatro ed il cinema. Al suo attivo centinaia di articoli e recensioni, e qualche decina di libri sulle discipline di cui sopra, tra cui un'intera collana multilingue sulla propria lingua materna.

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