Caro Babbo Natale Monti

Jingle bells, jingle bells,

Jingle all the way!

O what fun it is to ride

In a one-horse open sleigh

Caro Babbo Natale Monti,

che fatica dover regalare la salvezza all’Italia. Eppure, tu un regalo già ce l’hai fatto. Grazie a Nonno Gelo Napolitano, ci hai liberato da Berlusconi e da tutto uno strascico d’immoralità, se non illegalità che ci aveva ridicolizzato e segnato in malo modo specie all’estero e per noi che (all’estero viviamo) è tanto. In più d’incanto il linguaggio è tornato pacato direi politico, non abbiamo più la solita estenuante bagarre televisiva, vediamo ministri dal volto umano e non più bambole di gomma o burattini manovrati dal cavaliere oggi disarcionato.
In questi giorni si assiste allo spettacolo più tragicomico, direi grottesco, che la nostra classe politica possa inscenare. Quasi una coda del peggio del berlusconismo, che con la sua maleducata antipolitica ha funestato gli ultimi diciassette anni della nostra esistenza. Mi spiego meglio; tutti i politici hanno il mal di pancia, sono scontenti, dicono che potevi regalarci di più.

Più liberalizzazioni, colpendo le lobby, le caste, gli ordini professionali, che con i loro privilegi e la loro gerontocrazia impediscono, ai giovani di avere un accesso al futuro. Dicono che dovresti colpire la chiesa imponendo anche a Lei l’ICI, che dovresti mettere all’asta le frequenze altrimenti fai un favore a Berlusconi, che certo non ne merita. Dicono che devi colpire le grandi rendite, lo dice finanche il pidiellino Alfano che si dichiara indignato che le pensioni d’oro abbiano una tassa solo del 15% sui redditi. Tutti i politici sono diventati sensibili, tutti vogliono equità, colpire lobby, distruggere privilegi.

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Peccato che appena poni la questione di ridimensionare le province succede qualcosa che lo impedisce, appena sostieni che le diarie dei parlamentari vanno ridotte esplode l’indignazione dei partiti: « Non compete a voi! Sono nostre prerogative! »; appena annunci liberalizzazioni per le farmacie….oscure forze pongono resistenze insormontabili. E se queste oscure forze fossero proprio i parlamentari, che in fondo sono stati nominati dai partiti e non scelti dall’elettorato, e invero nemmeno dai partiti o dai loro segretari, ma da quelle « oscure forze » che si chiamano caste e che sono i veri manovratori non nell’interesse del paese, ma di loro stessi. Manovratori anche dei partiti e dei parlamentari che privi di ideologie inseguono solo un consenso disperato, privo di progetto e di futuro, aggrappandosi a loro volta ai loro privilegi.

Certo la posta è pesante come il tuo sacco di regali. Caro Babbo Natale Monti è davvero pesante il sacco e bisogna distribuire tanti doni per renderlo più leggero.

Io credo che il tuo governo è sotto scacco di quegli stessi partiti che con Berlusconi e Prodi non sono stati capaci di fare nulla e che vorrebbero, aldilà delle lamentazioni ipocrite e televisive e dei quotidiani mal di pancia, che anche tu non faccia niente. La realtà è che il nostro è un paese in buona misura abituato all’illegalità, all’evasione fiscale, alla furbizia a danno della collettività. Solo cosi si possono spiegare dati incredibili come centotrenta miliardi di evasione fiscale all’anno. Una moltitudine di persone che dichiarano ventimila euro all’anno e hanno poi magari invidiabili panfili a mare e poi sessanta miliardi di euro di corruzione, ecc. ecc.. Il dramma è che questa gente manda i parlamentari in parlamento e allora, la realtà è che questo paese va rivoltato come un calzino.

Nell’anno dell’anniversario dei 150 anni della nostra unità, a questo paese andrebbe il dono di Natale di trovare una dignità e un senso della nazione che non ha mai veramente avuto (se non nei mondiali di calcio). Va regalata una serietà ed un senso delle regole che questa classe politica non potrà mai consegnarci.

Per questo Caro Babbo Natale, il regalo che ti chiedo è di permettere con il tuo governo a questo paese di ritrovare il senso dell’unità da nord a sud, di aiutarci a far capire la necessità del rispetto delle regole, che pagare le tasse è bello, come disse un suo illustre predecessore all’economia, Padoa Schioppa, se è vero che con le tasse si pagano scuole, si fanno strade nel sud, si aiutano i più bisognosi, si da più lavoro, ecc.ecc.. Perché non vorrei che la gente irresponsabilmente credesse che siano i suoi provvedimenti che impediscano il nostro futuro.

Fino a quando ognuno penserà solo a se stesso chiedendo al governo quella responsabilità che nessuno si sente di avere, questo paese non crescerà mai, non si modernizzerà mai, non cambierà mai. La democrazia è una gran bella cosa ma per praticarla bene bisogna che ciascuno faccia il suo, che chi è furbo non sia apprezzato, ammirato finanche invidiato, deve essere solo stigmatizzato e soprattutto denunciato come nemico della società. Per questo spero che tu spazzerai via le tante ipocrisie dell’Italia berlusconiana, politichese e non politica. Che in TV chiede le liberalizzazioni e che nelle segrete stanze la nega minacciando finanche il futuro di questo governo.

Per questo Caro Babbo Natale Monti tieni duro e resisti ed abbi il coraggio a Gennaio di finire il lavoro. Falle davvero queste liberalizzazione, costringili ad uscire allo scoperto non rinunciare, per una comprensibile prudenza, a far esplodere le contraddizioni di questa politica e di questi partiti. Ricordati che questi parlamentari non li abbiamo scelti e che questi partiti hanno perso da tempo il contatto con la realtà e il territorio. Affonda il colpo e vediamo se qualcuno avrà il coraggio di farti cadere e con te di far precipitare tutto il paese e l’Europa. Questa è l’occasione da non perdere.

E con i partiti costringi gli italiani a riflettere sulle proprie responsabilità, costringici a capire la necessità del rispetto delle regole, perché anche questo può aiutarci a completare un lavoro mai completato quello di “fare gli italiani”. Lo siamo stati solo in alcuni episodi drammatici della nostra storia: Nella resistenza, per l’alluvione di Firenze, nel combattere il terrorismo, ed in altri analoghi casi, ma noi dobbiamo imparare ad esserlo sempre italiani e oggi europei, specialmente quando tutto andrà bene, o così sembrerà.

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Jingle bells, jingle bells,

Jingle all the way!

O what fun it is to ride

In a one-horse open sleigh

Veleno

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