Real Monte ed Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di vestire i Nudi

La Reale Congregazione di San Giuseppe dei Nudi nasceva lungo il solco di una lunga tradizione della capitale del Regno di Napoli, che aveva visto nel corso dell’età moderna la moltiplicazione di enti privati dediti alla beneficenza. Le cronache della città di Napoli hanno tramandato numerosi atti di carità napoletana caratterizzati da improvvisi e spontanei slanci di generosità che hanno fatto da sfondo alle Fondazioni di luoghi pii per l’assistenza ai numerosi bisognosi.

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A ricordare l’opera della Congregazione di San Giuseppe dei Nudi lungo l’arco di un secolo e mezzo (1740-1890) è il volume “Il Real Monte e Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di vestire i Nudi” che di recente l’Editore Nicola Longobardi ha mandato in libreria.

L’opera, curata da Almerinda Di Benedetto, si avvale dei contributi di studiosi e ricercatori, quali Giulio Sodano (Per esercitare una delle Sette opere di Misericordia: la nascita della Congregazione di San Giuseppe dei Nudi nella Napoli borbonica), Maria Gabriella Pezone (L’architettura), Almerinda Di Benedetto (Dipingere la fede e la Carità. Il rilancio del sodalizio nel 1888 e il progetto decorativo per il restauro della chiesa), Giulio Brevetti (Volti della Misericordia. I ritratti dell’Opera), Domenica Borriello (Il bastone conteso, da venerata reliquia a oggetto di esposizione. Storia, funzioni e rete di relazioni), Francesco Nocerino (L’organo della chiesa di San Giuseppe de’ Nudi e l’archivio musicale dell’Opera) e Silvana Musella Guida (“Nudus eram et cooperuistis me”. Gli abiti evocati e i paramenti conservati), i quali attraverso un lungo ed accorsato excursus ricostruiscono l’attività dell’Opera fin dalla nascita, descrivendo con puntualità i luoghi, la chiesa e le opere al suo interno, dove l’Arciconfraternita ha svolto la sua opera di misericordia verso chi non possedeva.

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Un capitolo a parte raccoglie il patrimonio artistico che la stupenda struttura possiede. La Congregazione fondata a Napoli il 6 gennaio 1740 da Francesco Cerio, nell’arco di centocinquant’anni ha visto accrescere la sua capacità di azione, arrivando nel 1907 a vestire oltre seicento bisognosi, oltre ad elargire sovvenzioni e provvedere al mantenimento di diciassette cappellanie. Non è stato semplice riannodare i fili di questi centocinquant’anni, sottolinea nella sua introduzione Almerinda Di Benedetto, soprattutto perché dopo un secolo e mezzo di attività e splendore avviati sotto l’egida di Carlo di Borbone, l’Ente ha attraversato, nella seconda metà del Novecento, una lunga fase di difficoltà con inevitabili ricadute sul patrimonio e la sua conservazione. L’esigenza di affrontare lo stato di abbandono in cui versano da troppo tempo le opere ivi custodite, è impegno oramai improcrastinabile. Molte, tra cui dipinti e sculture, necessitano di restauro, come pure una rivisitazione dedicata alla chiesa e all’interno del complesso.

La pubblicazione dell’opera mette in evidenza la necessità di intervenire per il recupero di una struttura di grande valore artistico e storico, avendo essa smarrita la propria identità: il palazzo con l’Oratorio e l’archivio storico, la chiesa con la sacrestia e il giardino settecentesco, la Quadreria in uno con la collezione di oggetti di arte sacra. Tutti elementi che una volta recuperati possono costituire, ci ricorda sempre Di Benedetto, un’unità coerente ed un insieme di grande efficacia per rivivere al meglio le atmosfere di questa antica istituzione benefica.

Merito del gruppo di lavoro consiste, attraverso la pubblicazione del volume, nell’aver riacceso i riflettori su di una testimonianza architettonica che ha saputo coniugare nel tempo l’arte e la storia con la carità in uno dei più suggestivi luoghi della fede.

di Raffaele Bussi

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ALMERINDA DI BENEDETTO (A CURA DI)
Il Real Monte e Arciconfraternità di San Giuseppe dell’Opera di vestire i nudi.
La carità tra fede, arte e storia (1749-1890)

Castellammare di Stabia (NA), Nicola Longobardi Editore,
2017, p. 175, Euro 40,00

Sito ufficiale:
Il Real Monte ed Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di Vestire i Nudi a Napoli

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Raffaele Bussi
Raffaele Bussi è nato a Castellammare di Stabia. Giornalista, scrittore e saggista, collabora con importanti quotidiani e periodici nazionali. Ha collaborato a "Nord e Sud", "Ragionamenti", e successivamente a "Meridione. Sud e Nord del Mondo", rivista fondata e diretta da Guido D'Agostino. E' stato direttore editoriale della rivista "Artepresente". Collabora al portale parigino "Altritaliani" e alla rivista "La Civiltà Cattolica". Ha pubblicato "L'Utopia possibile", Vite di Striscio", "Il fotografo e la Città", "Il Signore in bianco", "Santuari", "Le lune del Tirreno", "I picari di Maffeo" (Premio Capri 2013 per la critica letteraria), "All'ombra dell'isola azzurra", romanzo tradotto in lingua russa per i tipi dell'editore Aleteya, "Ulisse e il cappellaio cieco" (2019). Per Marcianum Press ha pubblicato: "Michele T. (2020, Premio Sele d'Oro Mezzoggiorno), "Chaos" (2021), "L'estasi di Chiara" (2022), "Servi e Satrapi" (2023).

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