In mostra a Cinecittà Studios: 80 anni d’Italia, 80 anni di Cinecittà.

A Roma, nei suggestivi Studi di via Tuscolana, dal 20 dicembre 2017 al 7 maggio 2018, la storia e la cronaca d’Italia dal 1937 al 2017 raccontate attraverso le immagini degli Archivi di Istituto Luce Cinecittà ed ANSA nella grande Mostra fotografica: “Cinecittà, fatti e personaggi tra il cinema e la cronaca”, dalla fondazione degli Studios, avvenuta nel ’37 nel periodo del Fascismo, alla nascita della Repubblica e del Neorealismo, fino ai capolavori ed alle breaking news dei nostri giorni.

L'attore Charlton Heston, magnifico protagonista del 'colossal' Ben Hur

In oltre 150 magnifiche fotografie, video e testi, l’essenziale affabulazione per immagini della nostra Storia recente: da Mussolini ed i telefoni bianchi alla guerra, dalla ricostruzione e Roma città aperta al boom ed alla ‘Hollywood sul Tevere’ dei divi americani. Dalla Dolce vita alla contestazione alla commedia all’italiana. Dagli anni di piombo e del cinema civile (e dei cosiddetti poliziotteschi) alla crisi del cinema degli anni ’80. Dalla caduta del Muro a Tangentopoli, dall’avventura europea alle Torri Gemelle e le sfide del mondo (e del cinema) globale.

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In rivista, dunque, otto decadi ‘prodigiose’ (o no?) raccontate dai volti, dai divi, dalle icone più amate che accompagnano i protagonisti della vita politica, culturale e sociale del Paese.

E naturalmente i sets, i capolavori, i grandi registi della nostra memoria collettiva. Dai maestri del Neorealismo a quelli della Commedia all’italiana, dal cinema di impegno civile e politico al western, dai campioni della risata ai trionfi del documentario.

Dalla posa della prima pietra di via Tuscolana 1055 al Cinema Italiano meritevole di premi ambìti ed unici come gli Oscar.

Insomma una mostra-evento nata per raccontare come il Cinema possa essere l’essenziale baedeker da cui ‘trarre’ ed imparare a conoscere la nostra Storia e come Cinecittà sia il luogo da cui il nostro splendido Paese ha imparato a sognare il suo futuro.

Ad accompagnare la Mostra viene pubblicato un catalogo, edito da ANSA e Luce-Cinecittà, che riproduce le magnifiche fotografie dell’esposizione, selezionate per la cura di Mauro e Lorenzo Vallinotto e di Luigi Oggianu, con un apparato testuale a cura di Giorgio Gosetti. Un volume agile, ricchissimo, autonomo, che nello spirito dell’evento si legge come un film e si guarda come un libro di Storia.

L’arma più forte – L’uomo che inventò Cinecittà

Ed in questo peculiare contesto corre l’obbligo di ricordare Luigi Freddi, l’ormai da tempo dimenticato Uomo che inventò Cinecittà, come di recente l’hanno definito Vanni Gandolfo e Valeria Della Valle, autori de “L’arma più forte”, un ottimo docu-biopic che attesta il grande lavoro svolto dall’intellettuale negli anni Trenta.

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La cinematografia è l’arma più forte”: è una frase di Mussolini che volle Cinecittà a tutti i costi, insieme con Luigi Freddi.

E’ lo stesso Freddi – interpretato dalla voce fuori campo di Diego Abatantuono – a raccontare la propria storia: futurista, gerarca fascista, appassionato di cinema che studia negli anni Trenta a Hollywood e organizzatore di una vera e propria politica cinematografica, pubblicitaria e di comunicazione di stato, un po’ la funzione altrettanto importante e avant-garde, non a caso, che ebbe Leni Riefenstahl rispetto ad Hitler.

Nato da un’idea di Valeria della Valle e liberamente tratto dal libro di Luigi Freddi “Il Cinema”(1948), il film che s’intitola proprio L’arma più forte – L’uomo che inventò Cinecittà è stato girato da Vanni Gandolfo ed è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2016 nella sezione Riflessi, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà.

Attraverso le preziose immagini dell’Archivio Luce viene raccontata la storia di Luigi Freddi: futurista, come si diceva, con Boccioni e Marinetti, interventista, volontario nella Prima Guerra Mondiale, legionario dannunziano a Fiume, giornalista, appassionato di aviazione, fascista, certo: ma la passione dominante, nella vita di Freddi, fu quella per il cinema, nata negli anni Trenta durante i viaggi a Hollywood, dove osservò e studiò tutti gli aspetti della produzione cinematografica americana e conobbe famosi produttori e registi americani.

E forse non a caso in America il Futurismo visse proprio negli anni Trenta, in ritardo rispetto all’Italia, dove era nato, Francia, dove era stato immediatamente diffuso sul nascere, proprio grazie alle pagine de Le Figaro e poi Russia, con Majakovskij, per non citarne che uno, la sua stagione migliore nemmeno ora conclusa.

Un recente film di Woody Allen CAFÉ SOCIETY, dello scorso anno, ambientato negli anni Trenta, ce l’ha ben ‘dimostrato’, sofisticamente ed intelligentemente, anche a livello scenografico.

Luigi Freddi

Ma per tornare ‘a bomba’, ricorderemo che, nel film e come già accennato più sopra, è lo stesso Freddi, direttore della cinematografia dal 1934 al 1939, a raccontare, con la voce off di Abatantuono, la storia della propria vita, i rapporti col Duce, la volontà di fare piazza pulita del vecchio cinema e di organizzare una vera e propria politica cinematografica di stato, l’ambizioso progetto di far nascere una città del cinema con impianti all’avanguardia, ideata in stile razionalista dal celebre architetto Gino Peressutti.

A 80 anni dalla posa della prima pietra a Cinecittà, la voce del protagonista sconfitto e dimenticato di un pezzo di storia riemerge dal passato e racconta con dolore, con rabbia, ma con immutato amore per la Settima Arte, il suo personale punto di vista sulla costruzione di una ‘fabbrica dei sogni’ interamente italiana e sul tentativo di fare del cinema italiano, appunto, ‘l’arma più forte’.

Il film, in Italia, nelle scorse settimane, è stato programmato sulla Rete Rai Storia

Maria Cristina Nascosi Sandri

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Info pratiche:

La mostra seguirà gli orari di apertura e chiusura di Cinecittà si Mostra : tutti i giorni, tranne il martedì, dalle ore 9.30 alle ore 18.30, con chiusura della biglietteria alle ore 16.30. Per tutte le informazioni sui biglietti d’ingresso a Cinecittà si Mostra clicca QUI

Mostra: Cinecittà, fatti e personaggi tra il cinema e la cronaca
Studi di Cinecittà-Teatro 1
Via Tuscolana 1055 – 00173 Roma
Fermata Metro A – Cinecittà
visit(at)cinecittastudios.it

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Maria Cristina Nascosi Sandri
Di Ferrara, giornalista pubblicista, critico letterario, cinematografico ed artistico. Collabora da parecchi anni con quotidiani nazionali, periodici specialistici e non, su carta e on line, anche esteri come Altritaliani. Dopo la laurea in Lettere Moderne, conseguita presso l’Università degli Studi di Ferrara, si è dedicata per un po’ alla scuola dove ha svolto attività anche come traduttrice, oltreché docente. Da anni si dedica con passione allo studio, alla ricerca ed alla conservazione della lingua, della cultura e della civiltà dialettale di Ferrara, mantenendo lo stesso interesse per quelle italiana, latina ed inglese, già approfondito dai tempi dell’università, insieme con quello per l’arte, il teatro ed il cinema. Al suo attivo centinaia di articoli e recensioni, e qualche decina di libri sulle discipline di cui sopra, tra cui un'intera collana multilingue sulla propria lingua materna.

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