‘Crepapelle’ di Paola Rondini, ovvero l’altra faccia della realtà.

Un foglio di carta pieno di frasi all’apparenza senza senso e firmato “Crepapelle” è ciò che Edo, anziano dalla pelle ambrata e dalle spalle resistenti distribuisce agli automobilisti fermi al semaforo, distogliendoli dalla frenesia di un’altra giornata frettolosa. Una storia dentro l’altra, come una sorta di matriochka, Paola Rondini, con ironia e arguzia ricostruisce il narrare pirandelliano. Una storia divertente e tutt’altro che banale. Ce ne parla Gaetanina Sicari Ruffo.

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Mi è capitato di leggere un libro molto divertente con una storia dentro un’altra , un libro come non leggevo da tempo, che sa di labirinto, con un tema consueto con tutti gli attributi del reale e uno collaterale, fantastico, rapito al mondo onirico, intrecciato con mille sfaccettature, tanto da segnare prima semplici pause ed infine una strada tanto importante da rappresentare la via maestra.

Ci aveva abituati Pirandello, di cui si ricordano i 150 anni dalla nascita, a vedere oltre il presente e a significare una metarealtà, quella vera, che sfugge alla diretta comprensione, poihé vista da un altro occhio non corporeo, quello della mente che qui l’autrice, chiama “il raggio verde”.

Siccome Pirandello era un grande drammaturgo, la sua invenzione è stata chiamata con la formula: “il teatro nel teatro”, cioè a dire uno sdoppiamento dell’arte che si fa finzione e poi ritorna ad occupare il suo posto primario nel grande teatro della vita.

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L’autrice di questo romanzo, Paola Rondini, innova profondamente la narrativa consueta per la collana Emme, su Intrecciedizioni.it.


Il suo romanzo, che per lo meno cela a prima vista una doppia fatica letteraria, quella un po’ banale, diciamo così, della crisi di un chirurgo estetico e di una sua cliente che si intersecano diversamente per prendere strade diverse, sfocia nel complesso di un’altra vicenda collaterale, appartenente a tempi storici lontani, relativa ad un passato epico, scritta liricamente, con lampi di interferenze sovrapposte, ammiccante a un ordine superiore di idee, fantasmatica senza dapprima rapporti con la prima, per poi concludersi in un infinito mentale con un’impennata d’ingegno.

Crepapelle è un nome fittizio che nel mondo visibile appartiene ad Edoardo Valori. È anche lui un dottore, ma non opera, nè cura. Ricorda e contatta. È ispirato senza crederci, quasi per transfert. Rivive vite passate come se fossero il suo presente. Ha un aspetto distinto e sembra vivere per incontrare un’alternativa alla grigia esistenza abituale in una casa di riposo. Questa può sembrare che non abbia niente a che vedere con l’altra storia. Ma i fili della sua vita s’intrecciano per un meccanismo, che non sto qui a svelare, con quelli della prima narrazione proposta come osservatorio privilegiato che poi non approda a nulla. Si legge nella quarta di copertina:

Un foglio di carta (carta buona e spessa) pieno di frasi all’apparenza senza senso e firmato “Crepapelle” è ciò che Edo, anziano dalla pelle ambrata e dalle spalle resistenti, maestro nel fare il nodo alla cravatta, distribuisce una volta al mese agli automobilisti fermi al semaforo, distogliendoli dalla frenesia di un’altra giornata frettolosa.

Per Giacomo, chirurgo plastico dal successo programmato con cura maniacale, quel foglio e quella firma diventano un elemento di disturbo che offusca l’occhio millimetrico e rende insicuro il bisturi. La sua routine trionfale salta e, nell’esplosione, si frantuma anche la vita di una sua paziente, già sedata e pronta a ricevere la sua dose di futuro. Lei è Greta, una ragazza di cinquant’anni, fresca di divorzio e in corsa per la sua seconda chance.

Da quel momento per i due protagonisti niente sarà più come prima e niente tornerà al suo posto. Forse.

Insomma un personaggio condiziona l’altro, ma per segnali misteriosi che si avvalgono di ragnatele di intuizioni e di particolari inediti d’un passato che pare rinnovarsi a scadenze certe. Due mondi entrano in contatto tra loro, inevitabilmente, il visibile e l’invisibile che la fantasia adotta per poi non lasciarli, ma sublimarli fino ad annullare il dolore e la morte.

La conclusione non è nella fusione delle storie, ma nel loro vario articolarsi per ritenere casuale quanto accaduto. Ma è proprio casuale?:

> »Siamo multistrati di noi stessi. Viviamo in uno stato liquido. Siamo attraversati da altre esistenze. L’autrice vuole così farci credere in un assoluto che ci condiziona.

Le parole sono appena indizi che ci parlano di passaggi segreti, di cunicoli sotterranei, attraverso cui possiamo giungere ad una nostra verità. Insomma è una nuova formula di pirandellismo fascinoso che si rinnova per aiutarci ad entrare dal finito nell’infinito.

Gaetanina Sicari Ruffo

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‘Crepapelle’ di Paola Rondini, Intrecci Edizioni.

Presentazione dell’editore:

Un foglio di carta (carta buona e spessa) pieno di frasi all’apparenza senza senso e firmato “Crepapelle” è ciò che Edo, anziano dalla pelle ambrata e dalle spalle resistenti, maestro nel fare il nodo alla cravatta, distribuisce una volta al mese agli automobilisti fermi al semaforo, distogliendoli dalla frenesia di un’altra giornata frettolosa.

Per Giacomo, chirurgo plastico dal successo programmato con cura maniacale, quel foglio e quella firma diventano un elemento di disturbo che offusca l’occhio millimetrico e rende insicuro il bisturi. La sua routine trionfale salta e, nell’esplosione, si frantuma anche la vita di una sua paziente, già sedata e pronta a ricevere la sua dose di futuro. Lei è Greta, una ragazza di cinquant’anni, fresca di divorzio e in corsa per la sua seconda chance.

Da quel momento, per i due protagonisti niente sarà più come prima e niente tornerà al suo posto. Forse.

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Paola Rondini è nata e vive a Città di Castello in Umbria.

I suoi romanzi sono: Miniature, I Fiori di Hong Kong – Editore Fanucci (Roma), Il salto della rana – Editore Fernandel (Ravenna) e Crepapelle – Editore Intrecci (Roma).

Ogni mese un suo racconto breve esce nella rivista Wall Street International Magazine.

È presente, con un estratto da I fiori di Hong Kong, nell’antologia di italiano per scuole medie superiori Mondi ed esperienze – Editore Palumbo (Palermo), sezione Romanzo contemporaneo.

Il sito dell’autrice: paolarondini.it.

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Per approfondire si veda il sito Poetarum Silva

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Gaetanina Sicari Ruffo
Gae(tanina) Sicari Ruffo è purtroppo venuta a mancare nel 2021. Viveva a Reggio Calabria. Già docente di Italiano, Latino e Storia, svolgeva attività giornalistica, collaborando con diverse riviste, tra cui Altritaliani di Parigi, Calabria sconosciuta e l’associazione Nuovo Umanesimo, movimento culturale calabrese. Si occupava di critica letteraria, storica e d’arte. Ha pubblicato i saggi Attualità della Filosofia di D.A. Cardone, in Utopia e Rivoluzione in Calabria (Pellegrini, 1992); La morte di Dio nella cultura del Novecento, in Il Santo e la Santità (Gangemi, 1993); La Congiura di Tommaso Campanella, in Quaderni di Nuovo Umanesimo (1995); Il Novecento nel segno della crisi, in Silarus (1996); Le donne e la memoria (Città del Sole Edizioni, 2006, Premio Omaggio alla Cultura di Villa San Giovanni); Il voto alle donne (Mond&Editori, 2009, Premio Internazionale Selezione Anguillara Sabazia). Suoi anche i testi narrativi Là dove l’ombra muore (racconti Premio Internazionale Nuove Lettere, 2010); Sotto le stelle (lulu.com, 2011); La fabbrica dei sogni (Biroccio, 2013); la raccolta di poesia Ascoltando il mare (Pungitopo, 2015).

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