A Napoli la mostra “I Tesori nascosti”, curata da Vittorio Sgarbi

150 capolavori di oltre cento artisti italiani provenienti da collezioni private, dal XIII al XX secolo: “I tesori nascosti. Caravaggio, Tino di Camaino, Gemito”, nel centro storico di Napoli, a cura di Vittorio Sgarbi. La mostra, iniziata il 6 dicembre scorso, è stata prorogata visto il suo successo fino al 20 luglio 2017, nei prestigiosi spazi museali della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta in Via Tribunali, a pochi passi dalla Cappella Sansevero con il Cristo velato, del Conservatorio e chiesa di San Pietro a Majella e dalla strada della Chiesa e dei pastori di San Gregorio Armeno.

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Il titolo, “Tesori nascosti », suggerisce il Leitmotiv della mostra il cui intento è di “portare alla luce ciò che normalmente è “nascosto”, invisibile, nella restaurata, ritrovata e stupenda Basilica di Pietrasanta, nome che deriva dal fatto che all’interno è custodita una pietra che concedeva l’indulgenza a chi la baciava. Edificata nella prima metà del VI secolo, sita nel Decumano maggiore, dedicata alla vergine, all’esterno l’imponente campanile, testimonianza di quella ricca fioritura di opere d’arte nata in Campania all’incontro di gusti e forme architettoniche orientali. A breve saranno possibili anche visite guidate nei sotterranei._tesori.jpg

Al taglio del nastro sono intervenuti, l’assessore alla cultura del Comune, Pino Daniele, il curatore, Sgarbi che ha dichiarato: “Una mostra che in realtà è un ‘museo’, l’arte non ha territori, né temi. Per questo abbiamo portato in questa chiesa, che di per sé è già un capolavoro, questa immensità di bellezza davanti alla quale vi sentirete storditi”; a sua volta il sottosegretario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Antimo Cesaro, ha detto: “Questa mostra rappresenta il prototipo del modello che vorremmo seguire in modo da creare una filiera culturale in cui si intrecciano le energie e le potenzialità del pubblico e del privato. Una vera e propria fusione tra mecenatismo e imprenditoria della cultura per mettere in risalto il nostro immenso patrimonio”.

Tra i capolavori esposti, opere, dipinti e sculture, che hanno caratterizzato gli ultimi settecento anni, tra cui la “Maddalena addolorata” di Caravaggio, un tesoro nascosto appartenente agli eredi dello scultore Bernini di Roma.La Maddalena addolorata di Caravaggio, particolare

Provenienti tutte da fondazioni, istituzioni e collezionisti, ecco alcune delle opere esposte: si va da una testa di maestro federiciano del 1250 fino ad un autoritratto di Antonio Ligabue. Tanti gli autori “non napoletani”, da Paolo Veronese a Guido Reni, da Tiziano e Jusepe de Ribera e Guercino fino a Antoon Smick Pitloo, de Pisis, De Chirico e Morandi, e poi “napoletani” come Mattia Preti, Luca Giordano, Battistello Caracciolo, Solimena, Cammarano.

Di Tino di Camaino: un San Giovanni Evangelista (1328-1335). Di Gemito Lo scugnizzo e il Ritratto di Fortuny.

Una mostra che attrarrà visitatori e turisti: il Natale a Napoli, si sa, ha mille risorse…e Napoli è la città italiana che cresce di più in termini culturali e turistici.

Mario Carillo

BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE ALLA PIETRASANTA
Via dei Tribunali
NAPOLI
6 dicembre 2016 • 28 maggio 2017 prorogata fino al 20 luglio 2017
infoline e biglietteria 081 19230565

Apertura tutti i giorni della settimana e festivi: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 20; sabato e domenica dalle 10 alle 23.

Sito della mostra I Tesori nascosti

(Pubblicato il 10 dicembre 2016)

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Mario Carillo
Mario Carillo, iscritto all’ordine dei giornalisti della Campania. Prime esperienze alla Redazione napoletana del Giornale d’Italia di Roma, Agenzia Radiostampa, Agenzia NEA, collaboratore fisso da Napoli per il Secolo XIX di Genova, collaboratore del giornale Il Roma di Napoli, Il Gazzettino, Il Brigante, Albatros magazine, Altritaliani.net di Parigi, responsabile napolinews.org, socio Giornalisti Europei, Argacampania (giornalisti esperti agroalimentare).

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