Nei cinema francesi: La pazza gioia (Folles de joie) di Paolo Virzi.

Presentato “en première mondiale” al Festival di Cannes 2016 nella sezione “Quinzaine des Réalisateurs”, “La pazza gioia” del regista livornese Paolo Virzi (classe 1964) è un film che dopo la proiezione ufficiale ha immediatamente destato simpatia, lunghi applausi e critiche positive. Esce il 8 giugno in Francia “Folles de joie” con protagoniste Valeria Bruni-Tedeschi e Micaela Ramazzotti.

Ha colpito l’idea della storia – pensata da Virzì e sceneggiata con sensibilità dalla regista e sceneggiatrice Francesca Archibugi – di un’amicizia tra due donne, così diverse e apparentemente incompatibili fra loro: la sedicente contessa Beatrice Morandini Valdirana (interpretata da Valeria Bruni Tedeschi) e la fragile e provata ex cubista Donatella Morelli (l’attrice Micaela Ramazzotti). Entrambe si conosceranno in una comunità, chiamata Villa Biondi, che si occupa di disagio mentale, dove sono ospiti perché considerate socialmente pericolose per se’ e per gli altri.

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La contessa, nostalgica del passato ventennio berlusconiano, quando frequentava politici e gente che contava, ha dilapidato la sua fortuna e quella dei suoi familiari oltre ad aver distrutto la loro reputazione. Essa, con il suo fare baldanzoso, svagato, istrionico e snob, vive ancora nell’illusione di poter tornare in auge e che il bel tempo andato non sia cambiato. L’ex cubista invece, di estrazione proletaria, introversa, tutta tatuata, che vive nel ricordo struggente di un padre musicista sempre assente, in un momento di depressione ha cercato la morte per se’ e il suo bambino.

La contessa sentirà istintivamente una certa simpatia per questa giovane donna provata dalla vita e durante un momento di semilibertà la convincerà, con il suo carattere forte, a cogliere l’occasione di salire su un autobus per allontanarsi dalla comunità. Sarà il momento di un viaggio avventuroso, un “road movie” coinvolgente, nel quale si può riconoscere di più “Il sorpasso”, la pellicola di Dino Risi del 1962 (un omaggio è la Lancia Appia decappottabile di colore rosso che le due fuggitive portano via da un set cinematografico) piuttosto che “Thelma e Louise” (1991) di Ridley Scott. Una fuga divertente e strampalata di due donne che cercheranno di riappropriarsi della loro vita; ma anche di scambi di confidenze sul fallimento dei loro amori, di solidarietà, bisticci, scontri violenti, dove alla fine prevarrà una forte amicizia che lascerà il segno, con un finale tenero e commovente.

Virzì per la parte della contessa ha dichiarato di essersi ispirato alla Blanche DuBois protagonista di “Un tram chiamato desiderio” di Tennesee Williams (infatti nel film sono inserite alcune citazioni della celebre pièce teatrale) ma anche alla protagonista borderline di “Blue Jasmine” interpretata da Cate Blanchett nel film di Woody Allen. La scelta di Valeria Bruni Tedeschi è stata quasi immediata dopo averla vista lavorare sul set de “Il capitale umano” (2013).

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Per Micaela Ramazzotti, moglie del regista, è il terzo film nel quale recita dopo “Tutta la vita davanti” (2007) “La prima cosa bella” (2009) per il suo compagno, ed è una convincente prova attoriale per entrambe. Inoltre questa commedia umana è stata anche il pretesto per raccontare la difficile realtà degli ospedali psichiatrici giudiziari, e delle strutture che sopravvivono dopo la legge Basaglia. Tema che la Archibugi aveva già affrontato nel suo film del 1993 “Il grande cocomero”.

Tra le attrici presenti nel film in Villa Biondi vi sono alcune sono vere pazienti del Dipartimento di Salute Mentale di Pistoia, retto dallo psichiatra Vito d’Anza, dove si svolgono anche attività teatrali. Il film è stato girato tra Livorno e Viareggio, Montecatini Terme, Capannori (Villa Mansi) Ansedonia e la provincia di Pistoia.

Andrea Curcione

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Credits
Regia: Paolo Virzì
Sceneggiatura: Francesca Archibugi.
Cast: Micaela Ramazzotti, Valeria Bruni Tedeschi, Anna Galiena, Valentina Carnelutti, Bob Messini, Marco Messeri.
Musiche: Carlo Virzì
Genere: Commedia, 116’

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Andrea Curcione
Andrea Curcione è nato e risiede a Venezia dal 1964. Laureato in Storia all'Università Ca'Foscari di Venezia, ama i libri, la scrittura, la fotografia e il disegno. Giornalista pubblicista, ha pubblicato alcuni racconti e romanzi noir di ambientazione veneziana. Si occupa soprattutto di critica cinematografica, ma per Altritaliani scrive anche di avvenimenti culturali e mostre di particolare interesse che si inaugurano nella città lagunare.

2 Commentaires

  1. Nei cinema francesi: La pazza gioia (Folles de joie) di Paolo Virzi.
    L’idea per questo film è venuta a Virzì da una immagine. Una illuminazione. Come spesso capita. Durante la lavorazione del film precedente, “Il Capitale Umano”, tra i cui protagonisti c’era Valeria Bruni Tedeschi, quest’ultima, in una pausa, attraversava un piazzale molto infangato, con andatura incerta, a causa delle calzature non adatte alla bisogna. E veniva aiutata e sorretta da Micaela Ramazzotti, compagna di Virzì nella vita reale. Il regista ha quindi pensato : “ma come stanno bene assieme!”. Il classico intuito dell’artista.

    In effetti ci aveva visto giusto. La “chimica” tra le due mattatrici è davvero incredibile. Portano sulle spalle tutto il peso del film, con disinvolta leggerezza. Si scopre una verve comica e brillante in una Bruni Tedeschi deliziosamente inedita. E si conferma uno straordinario talento trasformistico in Micaela Ramazzotti, sempre più padrona non soltanto della mimica, ma anche del linguaggio del corpo. Paolo Virzì continua a migliorare di film in film. E viaggia a larghe falcate verso il capolavoro assoluto. Dimostra una padronanza totale del mezzo espressivo. E dipinge compiutamente i personaggi, non solo i protagonisti, ma anche quelli, tutti formidabili, di contorno, con pochi e sapienti tratti. Fa tesoro della lezione della commedia all’italiana. Che fa ridere e che fa riflettere. Senza disdegnare qualche artigliata al vetriolo sul mondo dei cosiddetti “normali”. Meritatissimi gli applausi scroscianti a Cannes. Da non perdere.

  2. Nei cinema francesi: La pazza gioia (Folles de joie) di Paolo Virzi.
    Salve, tergiverso nel vedere il film, poiche’trovo che la tedeschi reciti male e sia insopportabile, l’altra incarna quella roma cafona e greve che non ho mai sopportato. Ho visto di recente il capitale umano di Virzi, uno dei film piu’ brutti prodotti dal cinem italiano penso, sono stata molto delusa poiche’ non ne vedevo da anni, di una prosaicita’ e poverta’ di dialoghi da vincere un guiness.
    Mi consiglia comunque il film?
    grazie

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