La Lingua italiana? Un autentico successo!

Mi scuso con i lettori, ma per una volta (è già capitato) sarò meno “velenoso” del solito. Ho una scusante, infatti l’editoriale che segue è, come suole dirsi, “veramente” un editoriale, ovvero l’espressione della linea del nostro sito Altritaliani.net, ed ha una finalità: aprire un dibattito sul valore della cultura e della lingua italiana oggi nel mondo. Apriremo un forum su questo tema e speriamo di avere tanti contributi che ci aiutino a capire il perché di tanto successo dell’italiano nel mondo. Sì, perché di questo si parla. Può forse, per vari motivi sorprendere o no (non lo so), ma l’italiano e la sua cultura hanno ovunque successo.
Non vi è continente dove non siano operativi Istituti governativi di Cultura italiana, dove non sia presente la gloriosa fondazione Dante Alighieri (dovuta al Carducci), ma anche la presenza in diverse scuole ed università “straniere”, di corsi di lingua e civilizzazione italiana testimoniano questo interesse.

Fino all’anno scorso, la lingua italiana era al terzo posto nel mondo come lingue più studiata. Questo anno è stata superata dal colosso cinese. Tuttavia si tratta di un quarto posto molto lusinghiero, ma che pone come vedremo delle domande. Intanto ricordiamo che l’inglese è al primo posto seguito dallo spagnolo e dal new entry Cina. Segue l’italiano, più studiato del francese (dodicesimo posto), lingua che, per tutto il XIX secolo e parte del XX, per non parlare di epoche più antiche, fu la lingua del mondo. Meglio dell’arabo, malgrado la considerevole importanza geografica e politica di quell’area che si estende dal Maghreb fino alle porte dell’estremo oriente. Più del tedesco, che fu lingua di un paese colonizzatore, che con l’Austria aveva dominato buona parte dell’Europa e del mondo. Più dell’emergente russo e per citare un ultimo esempio, più del giapponese. Il Giappone è pur sempre la seconda potenza economica mondiale.

E….allora? Qual è il segreto di tanto successo dell’Italia? Il nostro Bel Paese ha certamente conosciuto giorni migliori degli attuali. Non si può dire che siamo al top della popolarità, in politica, ma anche in economia o in tante attività culturali (cinema, editoria, per citare solo due esempi), la nostra coraggiosa ricerca scientifica è sempre meno finanziata, tanto da indurre alcuni dei nostri migliori cervelli a cercare spazio, risorse e lavoro altrove. La nostra influenza politica nel mondo è sempre più scarsa, anzi su alcuni temi come l’informazione, l’immigrazione, siamo visti all’estero in modo più che critico. Né, invero il nostro governante si mostra come esempio da esportare di rettitudine, serietà e sobrietà.

E….allora? Qual è il segreto di tanto successo della lingua italiana? Io non propongo risposte, domanderemo, nel nostro forum, ai tanti formatori e professori che in Armenia come in Australia, in Brasile come in Russia, in Marocco come in Argentina o negli Stati Uniti o nel lontano Iran, s’impegnano, in diversi istituti ed università per far conoscere la nostra lingua e la nostra cultura. Spero che leggeremo attraverso il loro racconto vissuto, le ragioni di tanto successo.

Credo, tuttavia, ma potrei sbagliarmi, che non si possa credere che il segreto sia solo nel “peso” storico, artistico e culturale di una terra che fu di Giulio Cesare, ma anche di Leonardo da Vinci, Dante, Caravaggio e Beccaria. Ho il sospetto che dietro questo successo vi possano essere anche altri motivi di maggiore attualità.
Saremo a vedere.

Veleno

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