Fino al 17 dicembre prossimo, attraverso una selezione della sua produzione grafica, la mostra Georges Rouault, La notte della Redenzione , presenta alla Galleria San Fedele di Milano, una quarantina di fogli, nei quali l’artista rivela tutta la sua capacità di dipingere un’umanità ferita, lacerata, attraverso forti contrasti di tono e contorni esasperati, liberando una spregiudicata immediatezza espressiva. E’ curata da Andrea Dall’Asta SJ ed Elena Pontiggia – il primo curò, peraltro, anni fa un’analoga personale di Rouault alla Fondazione Lercaro di Bologna.
I temi da lui affrontati raccontano un mondo popolato da clowns, prostitute, vagabondi, tipi grotteschi, poveri e umili che si contrappongono a presuntuosi, potenti e ricchi. Nei suoi primi cicli, Rouault si concentra sull’oscurità del peccato in cui s’immerge la turbolenta vita dell’uomo.
Successivamente, come in Passion, i soggetti si collocano in un orizzonte di pace e di quiete. A una visione dalle forti tinte drammatiche succede una calma che si fa espressione di una pienezza di vita, di una speranza di riscatto. Una presenza costante ispira tutta l’opera dell’artista: Gesù Cristo, che prende su di sé il peccato del mondo per la salvezza dell’umanità. È il Christus patiens, di masacciana memoria , raffigurato nella maestà del suo dolore, devastato e sublime ad un tempo, straziato e rifulgente di luce.
Nel Miserere, il suo ciclo più importante, in cui si ispira alle atrocità della Grande Guerra del 1914-1918, Rouault si concentra su volti taciturni, vagabondi, chiusi nella propria sofferenza, gonfi di un nero bituminoso, come a conservare quell’oscurità della terra da cui provengono. Sono la rappresentazione del fallimento della condizione umana: l’immagine stessa di Cristo sulla Croce.
Tuttavia, custodiscono una speranza.
Sono feriti, ma non disperati.
Senza speranza, portano la speranza.
La salvezza è lo sguardo di misericordia di Dio sull’umanità.
È il velo di pietà sulla miseria umana, che culmina con la Croce in cui il Figlio di Dio muore per la salvezza del mondo. Sulla Croce Dio si ‘fa’ solidale con l’uomo, assumendone la lacerazione ed il dolore. Sulla Croce, si fa Deus absconditus, come il sole nel suo viaggio notturno: il sole c’è, ma occorre attendere l’alba per vederlo.
È la notte della Redenzione.
Al termine della notte, ci accoglie la ‘luce della Risurrezione’, della vera Vita.
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[**Un’appendice imprescindibile:*]
ROBERT BRESSON – Lo sguardo dell’accettazione
Ciclo di mostre, dibattiti e proiezioni di film con Acusmonium nell’ambito di Milano Cuore d’Europa.
Auditorium San Fedele, Via Hoepli 3a dal 21 ottobre 2014 al 20 gennaio 2015
La Fondazione Culturale San Fedele presenta inoltre un progetto congiunto dei settori Arte, Cinema e Musica.
L’indagine s’incentra su cinque capolavori del grande cineasta francese Robert Bresson (Un condamné à mort s’est échappé, L’Argent, Au hasard Balthasar, Pickpocket, Mouchette), in un articolato progetto di analisi cinematografica, oltre che filosofica e teologica, attraverso tavole rotonde, dibattiti ed un ‘naturale’ collegamento con la monografica di Georges Rouault – La notte della Redenzione, volta, per l’apunto, a ricreare il background culturale e artistico in cui il grande regista operava.
PROGRAMMA ROBERT BRESSON – Lo sguardo dell’accettazione
Maria Cristina Nascosi Sandri
Galleria San Fedele
piazza San Fedele, 4 – Milano Lombardia Italia
Orari: 16.00/19.00 dal martedì al sabato (chiuso i festivi)
[**In preparazione una grande mostra sull’opera grafica di Georges Rouault che si terrà al Castello Sforzesco, Piazza Castello, 20121 MILANO, nel 2015.*]