Donne nel mito. Sophia racconta La Loren – Intervista a Marco Spagnoli.

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E’ stato presentato il 5 settembre 2014 alla 71esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il docufilm « Donne nel mito: Sophia racconta la Loren », inserito nella sezione Venezia Classici. Scritto e diretto da Marco Spagnoli, critico cinematografico di Globalist e direttore del Giornale dello spettacolo, il film è un viaggio alla scoperta del mito di un’attrice “unica”, fatto interamente da preziosi e talvolta rari materiali d’archivio, commentati dalle parole della stessa Sophia Loren, in oltre mezzo secolo di interviste e testimonianze relative ai momenti più importanti della sua vita privata e della sua carriera.

Dai tanti film nei quali è stata diretta da un grande maestro come Vittorio De Sica, alla vittoria dell’Oscar per La Ciociara (1960), dalla nascita dei due figli ai ricordi con Marcello Mastroianni, dal lavoro con Charlie Chaplin al conseguimento dell’Oscar alla carriera. Un documentario nato per celebrare gli ottanta anni di questa grande attrice e del suo immenso fascino e talento.

Marco Spagnoli nelle note di regia ricorda:

 »Ho trascorso un anno con Sophia Loren, senza mai incontrarla. Ho passato, infatti, un anno tra il Centro Sperimentale, l’archivio dell’Istituto Luce e le Teche della Rai a visionare tutto il materiale presente in Italia relativo a Sophia Loren e alla sua straordinaria vita e carriera. Questo documentario di montaggio si basa interamente sui materiali di repertorio realizzati nel nostro paese relativi a questa grande donna e attrice ». Un film non  »sulla Loren’, ma sulla percezione mediatica che di lei si è avuta in Italia dai primi anni Cinquanta, quando è comparsa sulla scena, fino ad oggi che è una diva consacrata, premiata con innumerevoli riconoscimenti e amata dal cinema di tutto il mondo.  »Per me la cosa piu’ importante – ribadisce Marco Spagnoli – era che ‘Donne nel Mito – Sophia racconta la Loren’ fosse una celebrazione del talento di questa attrice attraverso le sue stesse parole che descrivono un modo di pensare e una visione del mondo assolutamente unici, personali, dettati da una grande modestia e da un’immensa forza di volontà..E’ stata un’esperienza interessante ed emozionante, esplorare le diverse vite e i tanti volti di un’interprete che ha segnato la storia del Novecento e di questi primi anni Duemila come nessun’altra prima (e forse anche dopo…) di lei. Seducendo con la sua bellezza unica, con il suo fascino e la sua verve. E’ stato un onore affrontare questo lavoro che mi è stato offerto ancora una volta dai miei amici di NBCUniversal, con cui torno a collaborare per la quinta volta. Lo dico anche essendo nato a Napoli, dove la Loren vive ancora nel pantheon popolare che ha segnato la mia gioventù insieme a Toto’, Vittorio De Sica ed Eduardo De Filippo ».

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Venezia 71: Breve intervista a Marco Spagnoli per Altritaliani.

Massimo Rosin: L’anno scorso la Magnani a Hollywood, quest’anno La Loren, un’altra signora del cinema a cui siamo molto affezionati. Due ‘Donne nel mito’ come la serie di Doc prodotti da NBCUniversal per il canale DIVA (Sky, 133), due occasioni di confronto tra personalità affascinanti del nostro cinema, ma non solo. Due icone della nostra cultura.

Magnani e Loren: che idea ti sei fatto?

Marco Spagnoli: Sono attrici, donne, artiste diversissime tra loro: accomunate, però, da una grande tenacia e determinazione, ma anche da un attaccamento ai figli, alla vita, all’essere donne e madri. Due persone fuori dal comune.

M.R.: Entrambe molto prorompenti nel loro fisico, ma sapevano pure recitare molto bene. Per molti anni sono state le portacolori del cinema italiano al femminile. C’era rivalità tra loro due?

M.S.: Sicuramente appartenevano ad idee diverse di cosa fosse il cinema e a generazioni differenti. Sicuramente è interessante pensare che Anna Magnani abbia rinunciato al ruolo della Ciociara (scritto per lei da Moravia) per darlo alla Loren che così ha vinto l’Oscar.

M.R.: Loren e De Sica, Loren e Mastroianni: capitoli importanti del nostro cinema passato. Ne puoi parlare?

M.S.: Pietre miliari del nostro cinema: modelli intellettuali, artistici e umani da non dimenticare. Artisti di grande talento, ma anche persone che hanno saputo godersi pienamente la vita dando tanto a chi li conosceva.

Queste personalità hanno fatto la storia per chi erano e per la loro visione del mondo. Non divi plastificati che non hanno nulla da dire a nessuno. Per questo sono delle eccellenze della nostra cultura, perché erano delle persone di qualità. Così il loro incontro non era ‘banale’, ma un dialogo ricco di possibilità sul piano artistico e umano. Qualcosa che si riflette in maniera potente nei loro lavori insieme.

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M.R.: Magnani e Loren sembrano non avere chi può prendere il loro posto. E’ giusto sia così, oppure qualche brava attrice sta emergendo?

M.S.: Magnani e Loren sono delle dive. Oggi siamo nell’era delle attrici bravissime, ma – a mio avviso- è ingiusto fare paragoni con un mondo come quello di oggi dove tutto è diverso e, forse, anche più difficile. La frammentazione del pubblico ha complicato tutto e i divi sono universali ed eterni: icone riconoscibili anche se non hai visto un loro film.

Dean, Brando, Bogart, Bacall, Taylor, Hayworth, Garbo, etc. appartengono ad un Olimpo dove ci sono grandi divi e dive. Non vedo al mondo qualcuno che oggi possa aspirare a tanto. Oggi gli attori e le attrici non sono divi, ma « umani ». E, in fondo, non è detto che sia un male. Certamente ci sono dei grandissimi talenti. Come quelli di allora se non migliori sul piano della recitazione.

M.R.: Cinema italiano oggì: come lo vedi?

M.S.: Vedo bene il cinema italiano, ma non vedo un’industria intorno ad esso. L’artigianalità ha ancora il sopravvento, forse, per colpa della crisi. Sono convinto, però, di una cosa: se il cinema italiano dovesse mai diventare un’industria con le sue regole e le sue economie, tornerebbe a guidare il mondo.

La Grande Bellezza, ad esempio, è un film che nasce da un’idea industriale di cinema. E si vede.

Massimo Rosin

_499b0fb0262fe374da6edf28b698bf6c-dbec9.jpgLINK UTILE:

http://www.altritaliani.net/spip.php?page=article&id_article=1612

DONNE NEL MITO, ANNA MAGNANI A HOLLYWOOD

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Massimo Rosin
Massimo Rosin nato a Venezia nel 1957. Appassionato di cinema, musica, letteratura, cucina, sport (nuoto in particolare). Vive e lavora nella Serenissima.

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