Marinella, il Re della cravatta “made in Naples”.

Uno spaccato di vita napoletana attraverso la storia dell’azienda Marinella che in 100 anni ha contribuito a diffondere l’eleganza nel mondo e lo stile « made in Naples ». Maurizio Marinella ha continuato la tradizione di famiglia cominciata nella bottega di suo nonno. Le sue cravatte fatte interamente a mano sono diventate ormai un’icona dell’alta qualità tessile italiana nonchè del buon gusto nel vestire e nell’abbinare colori e tessuti.

Happening in Palazzo Reale per festeggiare il Re delle cravatte “made in Naples”. Nella storica maison della Riviera di Chiaja, prospiciente la Villa Comunale e Via Caracciolo con lo sfondo del Vesuvio, venti metri quadri, arredato con mobili di mogano, lo stemma che ricorda che il titolare riforniva personalmente la Casa reale dei Borboni.

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Per festeggiare il centenario della bottega aperta il 26 giugno del 1914, Maurizio Marinella, erede di terza generazione, è voluto tornare con una sontuosa cena, nei giardini della reggia per ospitare oltre 1500 ospiti, tra cui i gestori dei negozi di Milano, Lugano, Londra, Tokio, Baku, vip, attori, giornalisti e autorità partenopee.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo la visita di qualche giorno fa alla bottega artigianale, ha voluto inviare un messaggio di auguri, e “ rende omaggio al contributo che i Marinella di più generazioni hanno dato alla rappresentazione e al successo di quel che di meglio sa esprimere la nostra antica, nobile e duramente provata città “.

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Nel viaggio a Napoli, non può mancare una visita al negozio Marinella (via Riviera di Chiaia 287). Durante le feste natalizie e altre ricorrenze non è raro notare all’esterno dell’atelier una lunga fila di avventori, ai quali è offerto nell’attesa un caffè e se piove un ombrello per ripararsi dalla pioggia.

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Indossare una cravatta Marinella? Un segno distintivo. A cinque, sette, nove pieghe con stoffa arrivata direttamente da Londra, la cravatta Marinella è uno status symbol, dicono gli estimatori. L’elogio della cravatta made in Naples è nel libro d’oro gelosamente custodito nel negozio di Piazza Vittoria, dove sono presenti, nell’attigua Via Calabritto – il « salotto buono » di Napoli -, noti marchi nazionali.

La festa è cominciata al teatro San Carlo per la presentazione del libro Napoli & Napoli dei fotografi Mimmo e Francesco Iodice, messo in vendita per finanziare un progetto di recupero di un monumento o di un’opera d’arte che necessita di intervento di conservazione; poi la visita alla mostra “Un secolo di storia, cento anni di stile”, aperta fino al 29 luglio, allestita nello stesso Palazzo reale.

La mostra “Bottega Marinella”, arnesi da lavoro, ferri da stiro, tavolo da lavoro, cappelli di feltro, pagliette, bastoni, camicie inizio secolo, ne ripercorre la storia attraverso tre sezioni che corrispondono alle tre generazioni che si sono succedute, nel corso del secolo nella gestione dell’attività di famiglia, don Eugenio capostipite, Luigi e l’attuale Maurizio, invocato a gran voce sindaco di Napoli.

Maurizio Marinella

Numerose le firme ed autografi di molte teste coronate e presidenti di Stato, da De Nicola a Napolitano, esponenti della politica e dell’imprenditoria, della cultura e dello spettacolo, apposte nel diario sul banco di vendita del negozio.

Luchino Visconti ne ordinava a centinaia di cravatte -tutte con fondo blue o rosso le preferiva il regista -, sfoderate come foulard che coordinava a fazzoletti da taschino coloratissimi di seta indiana. Eduardo De Filippo comprava maglie di lana; Aristotele Onassis ne comprava dodici alla volta, rigorosamente nere per scoraggiare gli interlocutori e non far mai capire di che umore era.

Ancora oggi, come all’inizio del secolo, le cravatte di Marinella sono al collo degli uomini più eleganti e famosi. Per il G8 ne furono ordinate centinaia in cofanetti da sei.

Sono state al collo di tutti i presidenti americani da Kennedy in poi, compreso Bill Clinton. Oggi tra i blasonati clienti ci sono Re Juan Carlos e il principe Alberto di Monaco, diversi esponenti di casa Agnelli, ma anche Cossiga, Berlusconi e D’Alema.

Uomini dotati di buon gusto, che non vogliono rinunciare alla cravatta confezionata su misura da mani esperte, uomini per i quali una cravatta Marinella è un vero « nodo d’autore”.

Mario Carillo

Foto della Mostra “Bottega Marinella, un secolo di storia, cento anni di stile” allestita a Palazzo reale di Napoli:

http://www.travelfashiontips.com/2014/07/marinella-100-anni-di-storia-in-una-mostra-palazzo-reale-napoli.html

foto Anna Pernice

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Mario Carillo
Mario Carillo, iscritto all’ordine dei giornalisti della Campania. Prime esperienze alla Redazione napoletana del Giornale d’Italia di Roma, Agenzia Radiostampa, Agenzia NEA, collaboratore fisso da Napoli per il Secolo XIX di Genova, collaboratore del giornale Il Roma di Napoli, Il Gazzettino, Il Brigante, Albatros magazine, Altritaliani.net di Parigi, responsabile napolinews.org, socio Giornalisti Europei, Argacampania (giornalisti esperti agroalimentare).

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