Stazione Garibaldi di Napoli, un’opera di Dominique Perrault.

Napoli metropolitana. Si avvicina l’apertura al pubblico della stazione Garibaldi di Napoli. Nel 2004 è stato scelto l’architetto francese Dominique Perrault, colui che disegno’ la Grande Biblioteca di Parigi, per orchestrare la trasformazione di uno spazio maggiore nel cuore di Napoli, Piazza Garibaldi, e la realizzazione della stazione di metro eponima sulla nuova linea 1.

Inaugurata pochi giorni fa, alla presenza del ministro alle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi e delle massime autorità cittadine tra cui il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, apre al pubblico il 30 dicembre 2013 la stazione Garibaldi della linea 1 della Metropolitana di Napoli, progettata dall’architetto francese Dominique Perrault.

Il progetto Piazza Garibaldi di Dominique Perrault

La città partenopea ricollocata all’ultimo posto nella classifica sulla qualità della vita, si riscatta con questa mirabile opera, proclamata, dai numerosi visitatori e architetti, la metropolitana più bella d’Europa e che una volta completato l’intero anello, diverrà l’asse portante del trasporto pubblico cittadino e regionale.

Ogni stazione della metro, firmata da un architetto, è una galleria d’arte contemporanea con il coordinamento di Achille Bonito Oliva: opere di Toscani, Paolini, Kosuth Sol Lewit, Rashid, W. Kentridge, Mimmo Jodice, Gae Aulenti, Mario Merx, sono alcuni esempi delle installazioni presenti.

Nella stazione Garibaldi l’opera intitolata “Stazione” di Pistoletto composta di pannelli di acciaio specchianti sul quale sono raffigurati, a grandezza naturale, immaginari utenti, in cammino, nell’attesa, durante un incontro. Grazie al fondo specchiante gli utenti di passaggio entrano nell’immagine diventando parte dell’opera.

Particolare dell'opera

L’apertura di Garibaldi farà salire a 17 il numero delle stazioni in esercizio e a 19 i kilometri di doppio binario percorribili, consentendo l’eliminazione dell’attuale navetta fra Piazza Dante e Università. Si prevede una frequenza dei convogli di otto minuti nei giorni feriali e di dieci minuti nei festivi. I tempi di percorrenza dell’intera tratta Piscinola – Garibaldi saranno di 33 minuti, con 250 corse complessive al giorno. Entro fine gennaio 2014, la frequenza dei treni passerà a sette minuti. Si stima che con l’apertura della nuova stazione, il passaggio sull’intera linea al sistema a doppio binario e le nuove tecnologie di controllo della circolazione applicate consentiranno un incremento di passeggeri da 110 mila a 150 mila il giorno.

Il tracciato della linea una volta completato sarà di 23 km con 24 stazioni. Dal centro città si connetterà con il porto, l’aeroporto, la stazione centrale delle Fs, la ferrovia Circumvesuviana, Circumflegrea, Metrocampania Nordest, le quattro funicolari e agli ampi parcheggi di interscambio a nord della città, consentendo l’abbandono del mezzo privato in favore di quello pubblico. Di prossima apertura le stazioni di Piazza Municipio (di Alvaro Siza e Eduardo Souto de Moura, i due laureati portoguesi del premio Pritzker, il Nobel degli architetti), Duomo (opera di Massimiliano Fuksas), e Riviera di Chiaia.

Stazione metropolitana Garibaldi

Per il movimento all’interno delle stazioni ci sono un totale di 108 tra scale mobili, tapis roulant, montascale e piattaforme elevatrici e 52 ascensori. Quasi tutta la tratta si sviluppa in galleria, tranne il percorso Colli Aminei/Piscinola, che si snoda prevalentemente in viadotto. Le stazioni servite sono: Università, Toledo, Dante, Museo, Materdei, Salvatore Rosa, Quattro Giornate, Vanvitelli, Medaglie d’Oro, Montedonzelli, Rione Alto, Policlinico, Colli Aminei, Frullone, Chiaiano, Piscinola, infine Garibaldi.

La nuova stazione è posta al centro della grande piazza ipogea che caratterizzerà, con la sua copertura di alberi di acciaio, il lato sud della piazza nella sua sistemazione definitiva prevista per il 2015. Lunga 300 metri e larga 20 essa costituirà un vero e proprio centro multifunzionale che svolge la funzione di collegamento tra le varie ferrovie.

Mario Carillo

Il sito Piazza Garibaldi di Dominique Perrault

Vedi anche:

Le stazioni dell’arte della metropolitana di Napoli

Tutte le foto dell’articolo e del portfolio sono di A. di Laurenzio

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Mario Carillo
Mario Carillo, iscritto all’ordine dei giornalisti della Campania. Prime esperienze alla Redazione napoletana del Giornale d’Italia di Roma, Agenzia Radiostampa, Agenzia NEA, collaboratore fisso da Napoli per il Secolo XIX di Genova, collaboratore del giornale Il Roma di Napoli, Il Gazzettino, Il Brigante, Albatros magazine, Altritaliani.net di Parigi, responsabile napolinews.org, socio Giornalisti Europei, Argacampania (giornalisti esperti agroalimentare).

2 Commentaires

  1. Stazione Garibaldi di Napoli, un’opera di Dominique Perrault.
    Devo dire che, per quanto io possa odiare il disfattismo o l’autocommiserazione, in questo momento non mi sento di condividere il tono entusiastico dell’articolo. Sono una semplice utente del trasporto pubblico. Proprio oggi ho atteso ben 20 min uno dei treni (tratta Dante – Piscinola), ma è solo uno dei tanti episodi ‘subiti’, dei quali potrei servirmi per scrivere un libro.
    Insomma credo davvero di voler ‘provare per credere’ prima di entusiasmarmi troppo.

    • Stazione Garibaldi di Napoli, un’opera di Dominique Perrault.
      Condivido in parte il disagio della gentile lettrice. Nell’articolo è accennato alla classifica di Napoli all’ultimo posto per vivibilità. Ciò non toglie che la nuova Metropolitana, ogni stazione una galleria d’arte, una volta completato l’intero anello (25-26 stazioni) potrà effettivamente alleviare il traffico e le lunghe attese.

      Mi piace ricordare che la città partenopea ha avuto la prima ferrovia d’Italia su rotaie, la Napoli-Portici (Museo Pietrarsa, unico in Italia) la prima scala mobile (Metropolitana Piazza Cavour). Dispone di quattro eleganti ed efficienti funicolari, due ferrovie, Cumana-Circumflegea e Vesuviana, in questo periodo in grosse difficoltà per i tagli agli enti locali, difficoltà d’altronde comuni alle ferrovie del centro e nord Italia, basta ricordare le inchieste di questi giorni di Rai 1 sui ritardi, disservizi e igiene dei treni dei pendolari di queste ultime regioni.

      Una testimonianza, viene da un giornale, non sempre tenero con l’Italia, il Time. Nella sua corrispondenza la giornalista afferma nonostante tutto, vale la pena visitare la città all’ombra del Vesuvio, con la ritrovata Via Caracciolo. Da napoletano doc potrei aggiungere altri cento motivi a parte il clima non primaverile ma estivo di questi giorni. Con stima. mario carillo

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