Festival del cinema di Roma. Tanti film italiani in e fuori concorso.

Terzo capitolo del diario del festival romano 2013. La fertilità del cinema italiano con autori come Carlo Carlei che dopo l’America sfonda in Europa. Anche interessanti opere prime come quelle di Mollo e Cremonini e ancora Locatelli e Alemà.

Romeo and Juliet di Carlo Carlei

romeo-et-juliette-photo-51f2874172235.jpg

Romeo e Giulietta forse è la più bella e la più famosa storia di un primo amore mai scritta. E forse anche la più rappresentata. La forma che conosciamo tutti si deve al genio di William Shakespeare. Ma è forse il caso di ricordare, se non altro per orgoglio patrio, che già la riscrittura del grande drammaturgo inglese era un remake. Dalla traduzione in inglese dal francese della storia scritta, in italiano, duecento anni prima da Giovanni Bandello, che a sua volta riportava su carta un racconto a tradizione orale italiana del 1200. Ogni generazione, dopo la morte di Shakespeare, ha riscritto e rappresentato le sue opere. Un “buontempone” nell’800 le ha addirittura stravolte tutte con tanti lieto fine (se se ne accorge un distratto produttore di Hollywood, c’è da scommettere che ne vedremo prima o poi una in cui Giulietta e Romeo vissero felici e contenti e se ne vanno verso il sole al tramonto mano nella mano, tra file acclamanti e fraternizzanti di Montecchi e Capuleti…). Siamo quindi alla ennesima riproposizione di questa storia. Lo premetto.

Il film di Carlei funziona. Ci saranno anche inquadrature da cartolina, frasi da baci Perugina e atmosfere melò, che più strappalacrime non si può, ma funziona. E’ commovente, coinvolgente, emozionante, palpitante. Con una produzione sontuosa. Dove la parte del leone la fanno i grandissimi artisti tecnici del nostro cinema, dalla premio oscar Milena Canonero, a Carlo Poggioli, a Tonino Zera. Con una co-produzione italiana, di Rai Cinema, con un regista Italiano, girato tutto in Italia, nei luoghi originari (salvo la cripta, ricostruita a Cinecittà, ispirandosi alla cripta di Anagni). Certamente spettacolare e di facile fruizione . Probabilmente avrà il merito di portare la storia anche ai giovani ed a tutti quelli che sono stati intimiditi all’approccio con il re dei drammaturghi.

Gran Bretagna, Italia, Usa 2013, 118’

Cast Douglas Booth, Hailee Steinfeld, Damian Lewis, Paul
Giamatti, Laura Morante, Stellan Skarsgård, Thomas Arana, Kodi
Smit-McPhee, Natascha McElhone

Border di Alessio Cremonini

Opera prima di Alessio Cremonini, che gira un film per raccontare una storia realmente accaduta nell’aprile 2012 nel contesto della tragedia siriana. Film di alta drammaticità. Con momenti molto intensi. Interpreti credibili. Che ha il grande merito di squarciare uno spesso velo e di portare direttamente ai nostri spettatori i dettagli di una immane catastrofe umana che sta avvenendo a non grandissima distanza dalle nostre case.

Italia, 2013, 95’ Cast Wasim Abo Azan, Sara El Debuch, Dana Keilani, Abdul Ahmed, Sami Haddad, Jamal El Zohbi

I corpi estranei di Mirko Locatelli

Il cinema di Locatelli e consorte è fatto di lunghi piani sequenza, con forte componente di reale. Rispetto alle prove precedenti, il rigore dello stile appare un po’ attenuato. E risulta pertanto meno punitivo per lo spettatore. Merito anche di una storia di interesse. Che porta a valutare come le fragilità intrinseche di gravi malati in età pediatrica finiscano, irrimediabilmente, con il trasferirsi ai propri genitori e congiunti. Grande prova di Filippo Timi, alle prese con un lattante in ospedale, per il ruolo del quale si sono alternati due fratellini gemelli.

Italia, 2013, 98’

Cast Filippo Timi, Jaouher Brahim, Gabriel De Glaudi,
Tijey De Glaudi, Dragos Toma, Naim Chalbi, El Farouk Abd Alla

Il Sud è niente di Fabio Mollo

una-scena-di-giganti-un-film-di-fabio-mollo_1_.jpg

Opera prima del 33-enne di Reggio Calabria Fabio Mollo. Sulla sottile violenza del silenzio e dei silenzi su cui si basa la antropologia e la sociologia malata di importanti brani del meridione. Pur con qualche riserva per lo scivolamento in una ricerca estetizzante nelle insistite riprese subacquee, il film ha importanti ed apprezzabili momenti di poesia, di magia e di grande intensità emotiva. Ben supportati da convincenti interpretazioni, dei collaudati Vinicio Marchioni, Valentina Lodovini, Alessandra Costanzo, e, segnatamente, dalla giovanissima Miriam Karlkvist.

Italia, 2013, 90’

Cast Vinicio Marchioni, Miriam Karlkvist, Valentina Lodovini, Alessandra Costanzo

La Santa di Cosimo Alemà

123206492-b4ae08a6-8d1d-49aa-ad05-691df09d24a9.jpg

Cosimo Alemà è personaggio di spicco nel mondo dei videoclip musicali. Ha esordito nella regia di lungometraggi con “At the End of the Day – Un giorno senza fine”. Una sorta di “allenamento” per l’opera seconda. Essendo per entrambi i film il pilastro centrale la caccia all’uomo. Questo “La Santa” fatica un po’ ad ingranare, prima di crescere nel ritmo. Non sempre nei binari del credibile, mostra però qualche spunto di interesse. E di colore. Colonna sonora vivace d’autore. Con provenienze dal secondo mondo dell’autore. Anche illustri, come quella di Gianna Nannini.

Italia, 2013, 90’

Cast Massimiliano Gallo, Francesco Siciliano, Gianluca Di Gennaro, Michael Schermi, Marianna Di Martino, Lidia Vitale

Catello Masullo

ALTRE RECENSIONI

Article précédentFestival del cinema di Roma. Tanti film italiani da scoprire.
Article suivantPasolini e i Comizi d’amore.

LAISSER UN COMMENTAIRE

S'il vous plaît entrez votre commentaire!
S'il vous plaît entrez votre nom ici

La modération des commentaires est activée. Votre commentaire peut prendre un certain temps avant d’apparaître.