“Un Castello in Italia” di Valeria Bruni Tedeschi arriva in contemporanea in Francia ed Italia.

Nel suo terzo film, l’attrice-regista raccoglie a piene mani dalla sua vita personale: la rovina della sua famiglia della grande borghesia industriale del nord Italia, la propria storia d’amore con Louis Garrel e la dolorosa perdita del fratello morto di aids. Tra realtà e finzione realizza un’intimista ritratto familiare raccontato con i toni della commedia dolce e amara.

Louise incontra Nathan, con il quale potrebbe nascere un amore che non pensava più di sperare. E però molto preoccupata per suo fratello Ludovic, gravemente ammalato…

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Valeria Bruni Tedeschi fin dall’età di nove anni si trasferisce a Parigi, dove frequenta l’Ecole des Amandiers di Nanterre, diretta da Pierre Romans e Patrice Chéreau. L’esordio al cinema nel 1987, come attrice protagonista di « Hotel de France », diretto da Patrice Chéreau. Nel 1989 è in « Storia di ragazzi e di ragazze », di Pupi Avati. I primi riconoscimenti arrivano nel 1993 con il il premio César come miglior giovane promessa femminile e il premio come miglior interprete femminile al festival di Locarno per « Le persone normali non hanno niente di eccezionale », di Laurence Ferreira Barbosa. Lavora molto anche nel suo paese natale, l’Italia, in « Condannato a nozze », di Giuseppe Piccioni, « La seconda volta » (1995) e « La parola amore esiste » (1998), di Mimmo Calopresti, e vince il David di Donatello come migliore attrice. E’ del 1999 nel film di Marion Vernoux, « Rien à faire », premio Pasinetti come miglior attrice alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia; premio che ottiene di nuovo nel 2004 per la sua interpretazione in « CinquePerDue – Frammenti di vita amorosa » di François Ozon.

Finalmente, nel 2003, debutta come regista e sceneggiatrice con « E’ più facile per un cammello… », che le vale la candidatura al César come migliore regista esordiente. Senza perdere di vista la carriera da attrice, in produzioni sempre più prestigiose, prende gusto nella regia : con « Actrices » (2006) (mai uscito in Italia : sigh!) e questo « Un château en Italie » (2012) con il quale è l’unica regista donna in concorso alla 66^ edizione del Festival di Cannes (2013).

Ancora una volta Valeria Bruni Tedeschi esplora la propria esistenza e raccoglie a piene mani dalla sua vita personale. Analizzando questa volta sia la sua storia d’amore con Louis Garrel (chiamato a recitare il suo ruolo che è stato anche nella vita reale), che la dolorosa e tragica perdita del fratello, avvenuta nel 2006. Conferma tutte le doti di fine raccontatrice di storie e di atmosfere. Costruendo un film delicato, intimista. Con deliziosi toni di commedia amara (irresistibile la farsesca scena napoletana).

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CURIOSITA’ :


 Nel film, il ruolo della madre della protagonista Valeria Bruni Tedeschi, è interpretato da Marisa Borini in Bruni Tedeschi, cioè la vera madre della regista. “Giovanissima” attrice 83-enne, per la terza volta sul grande schermo, sempre in modo molto disinvolto, avendo già recitato nei due precedenti film diretti da sua figlia, « E’ più facile per un cammello… » e « Actrices ». E’ stata grandissima pianista, ed ha dato concerti in tutto il mondo.


 Curiosità 2 : il film è ambientato nel castello che è stato proprietà della famiglia Bruni Tedeschi, in Piemonte. Sotto il castagno che si vede cadere nel finale del film, sono passati da Maria Callas a Cesare Pavese, a Herbert von Karajan, a Luchino Visconti, musicisti, industriali, capi di stato.

FRASI DAL CINEMA :


 « E’ una mia decisione , filosofica, esistenziale. Ti suicidi, tranquillamente!” (il regista Nicolas Maury, in auto, all’attore).

 “Ho visto un programma in televisione. Parlavano di un santuario dove le donne si mettono sedute su una poltrona, e, oplà, restano incinte!”. (Marisa Bruni Tedeschi a Valeria Bruni Tedeschi).

 “Non serve a niente studiare per fare l’attore. Questo te lo posso dire!” (André Wilms al figlio Louis Garrel).

Catello Masullo

TITOLO : UN CASTELLO IN ITALIA (UN CHATEAU EN ITALIE)

REGIA : Valeria Bruni Tedeschi

SCENEGGIATURA : Valeria Bruni Tedeschi , Agnès de Sacy, Noémie Lvovsky

CAST : Valeria Bruni Tedeschi (nel ruolo di Louise Rossi Levi), Louis Garrel (Nathan), Filippo Timi (Ludovic), Marisa Bruni Tedeschi (la madre) , Pippo Delbono (il prete).

ORIGINE : FRANCIA

DURATA:104’

IN CONCORSO AL 66. FESTIVAL DI CANNES (2013)

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