Berlusconi ? Ma lasciatelo annegare nel fango delle sue macchine!

Ma è possibile che l’Italia sia costretta ai ricatti di un pregiudicato? L’abolizione o meglio il cambiamento dell’IMU in una nuova tassa, sta già producenso nei sondaggi i suoi effetti. Il PDL sale e il solito perdente PD degli smacchiatori e della vecchia anacronistica nomenclatura sono nuovamente in calo.

E’ possibile che in Italia, dopo aver perso anni nelle leggi ad personam che ci hanno condannato ad una recessione aggravata dalla crisi di contesto economico internazionale, dobbiamo ora sorbirci le lagne della sua corte di nani e pitonesse, che tuonano contro le sentenze della Cassazione come se questa fosse retta da un manipolo di congiurati?
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L’obiezione che Berlusconi abbia avuto cinquanta procedimenti contro e pertanto sarebbe un perseguitato politico è francamente risibile. Se il cavaliere ha avuto tanti processi è perché ha commesso molti reati, di cui da alcuni si è salvato con le prescrizioni, favorite spesso dalle sue leggi e dalla sua posizione di privilegio e di governo, altre volte come in questo caso è stato condannato ed ora in via definitiva.
Il mancato rispetto delle sentenze definitive e il voler pretendere aggiustamenti impraticabili, per impedirne l’applicazione, è francamente insostenibile.
Specie tenendo conto che il suo circo mediatico ha preteso, ottenendolo, il licenziamento di ministri del PD come la Idem, rea di non aver pagato tremila euro di tasse per una palestra, le dimissioni del direttore dell’Avvenire, sulla base di accuse risultate false, triturandolo con la macchina del fango, con cui oggi vengono perseguitati i servitori dello Stato, magistrati rei di aver applicato la legge e di aver svelato un delinquente che per anni si è approfittato del paese per i suoi profitti.

Mettere in discussione la certezza del diritto e della pena è cosa pericolosissima. Se dopo tre gradi di giudizio si pretendono interventi correttivi o modificativi, si perde ogni certezza della giustizia. Si apre le porte alla contestazione e magari modificazione di qualunque sentenza. Anche il pluriomicida potrà chiedere revisioni e comprensioni. Valga per tutti il principio che: “Dura lex, sed lex”.

Il fatto che Berlusconi possa contare sul sostegno di otto milioni d’italiani, non è un argomento proponibile. Semmai è la riprova dell’immaturità dell’Italia come democrazia. So quello che dico e so che in qualunque democrazia matura ed occidentale, non si sarebbe mai arrivati a questo. Per molto meno il leader di un partito si sarebbe dimesso prima, evitando tanta onta anche sulla scena internazionale al proprio paese.
So anche che, se otto milioni d’italiani continuano ad identificarsi con un pregiudicato che ha rubato milioni di euro agli italiani medesimi, c’è da preoccuparsi sul senso civico della mia patria, essendo questo un motivo di disonore per tutti gli altri che credono nella legge e nel suo rispetto.

Sostituire il pregiudicato Berlusconi con un nuovo leader è compito del PDL che se non n’è capace puo’ sciogliersi. Del resto sarebbe la giusta conclusione di un partito che non ha mai avuto una democrazia interna, che è stato retto per venti anni come una proprietà esclusiva del suo fondatore. Se questo deve significare lo scioglimento di una compagnia di nani, ballerine e pitonesse, allora sia. Del resto questi nulla facenti, che hanno vissuto di privilegi e che si sono arricchiti sulle spalle di chi ha pagato le loro scelleratezze in questi venti anni, con chiusure di aziende, con il fallimento di un’economia tra le prime nel mondo, creando un immane esercito di disoccupati, rubando il futuro dei giovani, non meritano altro.

La legge, purtroppo, in Italia non è mai stato uguale per tutti ed è proprio per questo che se si vuole segnare una svolta, occorre che oggi lo sia più di prima. Si è sempre detto che l’Italia non ha orgoglio nazionale perché non è mai passata per una rivoluzione, ebbene oggi si chiede, per la maturazione del paese, non una rivoluzione ma una restaurazione di quel senso di nazione per cui tanti e di tanti ideali politici diedero la vita nella lotta al nazi-fascismo per la creazione di una moderna democrazia, creando una Costituzione che è uno dei pochi motivi di vanto del Paese.

Cancellare Berlusconi, reo di reati cosi gravi, significa decapitare l’ancien régime, riaprire l’Italia alla possibilità di essere un paese diverso perché finalmente normale, cancellare un’anomalia, che ha devastato economicamente, socialmente, culturalmente ed infine moralmente la nazione.

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La vecchia nomenclatura del PD sarà capace per una volta di fare gli interessi della comunità e dell’etica, imponendo il rispetto delle leggi? O ancora una volta sarà, come lo è stato in passato sarà il salvatore del caimano? E’ chiaro che l’uscita di Berlusconi vorrà dire molte cose e non solo a destra ma anche a sinistra vorrà dire che il tempo è cambiato, e che a destra come a sinistra bisognerà riscoprire il futuro una cosa a cui non siamo più abituati dall’avvento della seconda repubblica.

Significherà che si aprono le porte alla terza repubblica e francamente se questo deve significare la fine del pasticciato governo Lette, ben venga. Del resto questa rivoluzione o restaurazione mi sembra in prospettiva storica molto più interessante dei continui giochetti e compromessi dell’attuale governo.

Veleno

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