Brutta aria si respira in giro. Chiusura delle campagne elettorali per le Politiche 2013.

Tira una brutta aria, in questo clima festaiolo da chiusura delle campagne elettorali in tutta Italia. Tra tarallucci e vino ne abbiamo viste, sentite e sopportate tante. Fortuna che il grande spettacolo si è concluso e adesso ad accoglierci, come guerrieri stanchi, ci aspetta il silenzio.

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Addormentati gli animi, silenziati i cafoni, chiusi i siparietti, mi immergo in un pomeriggio di cartoni o decido di gironzolare per la mia cittadina in cerca della chitarra perfetta.

Ma mi inquieta questa calma apparente prima della tempesta, o forse io, per mia sola responsabilità, mi sono messa in ansia, ma troppi esagitati si sono visti in giro ad urlare le loro assolute e incontrovertibili verità. Io non sono una moderata, lo riconosco, in genere la pacatezza è un esercizio che mi richiama ad un respiro profondo ed a una riflessione sul senso del “prima di parlare pensaci 10 volte”, nel mio caso anche 20!

Ma questa campagna elettorale per molti versi si è caratterizzata per il nonsense e per una violenza esacerbata nel linguaggio, nelle parole urlate, nella degenza e civiltà valicate. Gli onorevoli beati mangiatori di mortadella al parlamento erano niente al confronto.

Forse è sempre stato questo il gioco della lotta all’ultimo voto, ma se interrogo la mia memoria, così, con questi toni scorticanti, non me lo ricordo.

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Le cause sono legate in parte, credo, ad una crisi che ha tolto la voglia di giocare e impone il desiderio feroce di un immediato e prossimo cambiamento e allora gl’ infiammati dall’illegalità e dagli illeciti subiti da un governo prima e non ristorati dal governo dopo, guardano a queste elezioni come il balsamo per riparare i danni. Anche io mi sento tra questa schiera, illusa e speranzosa che una crocetta sul pezzetto di carta faccia apparire il regno dei cieli.

Sottendo le voci di allarmismo che aumentano come la bile nello stomaco e mi confronto, appacificata, spero, su le cose viste ed udite.

Vista una lettera bugiarda agitarsi tra le altrui mura domestiche, ma quella è comicità pura, quasi fa tenerezza, un pezzo da avan spettacolo di vecchietti ormai sulla strada del tramonto. Il male minore in fondo. Certo tutta la carta sprecata fa un po’ arrabbiare, ma l’arte di chi si arrabatta per raschiare il fondo del barile desolante è, comunque, un pezzo di tragedia di vecchi satiri che meritano rispetto, a teatro!

Visto un comizio di gente che cerca di parlare, di esserci, nel bene o nel male, assalito da un branco di porci vestiti di nero che insultano, intimidiscono, minacciano, alzano le voci fino a farle diventare urla assordanti. Vista questa orrenda scena per ben due volte.

E il capo di questa schiera di idioti invitato a ridacchiare della goliardia dei suoi accoliti in televisione, come se tutto possa essere fatto vedere o tutto ci possa essere mostrato e, soprattutto, tutto essere accettato.

marinacroce-celtica.jpgIl braccio alzato e il sorrisetto da bambinone ridicolo proprio non si può tollerare. Non si era detto che il fascismo è un crimine e per tanto la sua apologia reato? Mi pare fosse contenuto in un libretto che si chiama Costituzione della Repubblica Italiana, andrò a verificare.

Non ho sentito molte voce sollevarsi in difesa e a sostegno di chi è stato così violentemente attaccato, questo silenzio mi preoccupa molto di più delle urla. La mancanza di sdegno e il lascia che sia mi fa pensare a coscienze addormentate e a un senso civico perso per vicoli e canali.

E poi il Grillo saltimbanco che urlante e festoso apre un passaggio a questa brava gente dichiarando a voce alta che con gli esperti ragazzi di Casapound si può trattare! Perché vuoi mettere che idee geniali hanno sotto i caschi neri o nascoste tra le mazze! E tutto sto talento lo vuoi mandare sprecato?

Ma Grillo chi è? Un comico, ci siamo. Che fa comizi politici ma non è candidato, che mostra la faccia per un movimento di sconosciuti candidati ( a meno che non ti vai a vedere le faccette e i curricula sul sito), che non si possono però mostrare in tv.

In tv no, ma i grillini pensiero sul web spopolano, e ti escono da tutte le chat, in tutti i confronti senza che neanche te ne accorgi e senza chiedere il permesso, ti rimproverano se osi criticare il grande capo. Ti accusano di ignoranza se dichiari che il movimento puzza di storie strane.
Rispondo, quasi inebetita dall’assalto di tanta foga, che il programma l’ho letto e a parte l’elenco farraginoso, un insieme di punti poco approfondito, che dice niente e il contrario di niente, di una genericità e astrazione imbarazzante, molto simili agli slogan lanciati e infilati per forza nelle orecchie, altro non mi corrisponde.

E apriti cielo ecco il piccolo spaccato delle risposte datemi in questi giorni: “ Io l’ho capito benissimo, sei tu che avrai qualche problema!”, “ Prima di sbraitare informati”.

Quando faccio notare che per lavoro sono costretta ad utilizzare l’automobile e non mi converrebbe fare i miei 300 km giornalieri in bicicletta o in autobus trasportando i presidi, pannoloni, materiale per curare le piaghe dei miei pazienti, però certo, non vorrei rischiare “una forte tassazione” quando mi tocca entrare nel centro storico con la macchina (guardare per credere nel programma del movimento), io divento una che non ama la natura e che “guardi al piccolo orticello tuo” e finiamo in ” Leggiti tutto il programma, studiati la storia e l’economia e poi ne parliamo”. Come se nel loro programma ci fosse storia, cultura o economia. Non sanno nemmeno che i centri del dolore già esistono e già utilizzano morfina per i malati terminali, o banalmente, che all’asilo ci sono andata io trent’anni fa, adesso i bambini piccoli frequentano la scuola dell’infanzia. (Nel programma della scuola dopo l’abolizione della legge Gelmini la perla di saggezza e innovazione, tra le altre perle, è: “Insegnamento obbligatorio dell’inglese dall’asilo”)

Ovviamente quando chiedo dell’apertura del loro amato ai fascisti o alla meravigliosa uscita del giusto “anzi si devono picchiare i marocchini” nessuna risposta, si esula, si attacca a denti stretti ed a occhi chiusi. Frasi fatte, repertorio imparato a memoria. L’urlo che riempie il vuoto.

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Questa storia qui non mi piace e mi inquieta. Mi inquieta il pensiero che diventa normale votare chi è azzittito dal capo, chi non è libero di mostrarsi dove vuole e partecipare come vuole, chi deve attenersi al programma se no “sei fuori dai coglioni”! E il capo che non è capo, che non è leader politico, a proposito chi è il leader?, parla, parla, parla tanto ma solo con chi dice lui, libertà di stampa a modo suo. Un pret a porter della libertà di espressione, comunicazione e circolazione delle notizie su misura. Via tutti, con insulti e battutacce, se il Grillo parlante non gradisce.

E se l’esercizio della libertà secondo propria coscienza e intelligenza non può essere esercitata dagli stessi candidati, perchè devono obbedire e osservare i detti e i comandamenti, cosa si chiede agli elettori? Che spazio di protesta, di opposizione, di confronto avranno?

Si la solita risposta, le primarie del web, curricula e discussioni infinite su internet (si dice), ma se non ti allinei…”sei fuori dai coglioni!” lo dice il capo! Lo ripete talmente tante volte che l’ho imparato anche io! Perché lo devo imparare e sapere proprio bene che io, che non applaudo e non concordo, sono fuori…!

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E allora la domanda esce dal cuore, dal repertorio ansiogeno della mia brutta coscienza e dal mio retroscena di donnicciola preoccupata : “ ma che democrazia è se il confronto è esercitato e gestito a suon di “è così se vi pare”? Questa povera barchetta di gente senza remi e senza voce spinta e guidata da un vento prepotente e urlante. Barchetta di carta.

Ma chi è Grillo, un comico certo, che fa comizi elettorali ma non è candidato, che però parla per i candidati che dovrebbero guidare il paese ma che non possono uscire dal circo messo insieme dal capo, che non è candidato ma che parla per i candidati, che se non sei un’internauta o non vai per piazze e comizi, ma chi li conosce? ….. Fatemi scendere da questa giostra inquietante per favore. Comunque ai miei vecchietti glielo devo dire di uscire per piazze e imparare ad utilizzare internet, lo dirò anche alla mi mamma, se no i candidati del movimento 5 stelle ma chi li vede.

Marina Mancini
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