Felice Scalia “Il Cristo degli uomini liberi”

Da tempo pensavo di scrivere qualcosa su una persona molto importante nella mia vita, ma ho sempre procrastinato il momento pensando di non riuscire a riassumere cosa lui rappresenta per me.
Oggi decido di farlo perché voglio presentare il suo ultimo libro ‘Il Cristo degli uomini liberi’ pubblicato quest’anno dalle edizioni La Meridiana. Chi l’ha scritto è un gesuita nonché mio professore del liceo, nonché mio amico, mio padre spirituale e mio angelo di sempre.

imagesCAR17K86.jpg Il titolo dell’articolo dice ‘Un gesuita fuori le righe’, ho scritto così anche se in verità lui è la rappresentazione di quello che ogni uomo di chiesa dovrebbe essere, e cioè un uomo schietto, coraggioso, istruito che dedica la propria vita agli altri, agli umili, senza fini carrieristici all’interno della Curia da cui si discosta nel momento in cui questa diventa sempre più un motivo di esclusività, potere e non accoglienza dei ‘bisognosi’.

Felice Scalia, in questo librettino (così lo chiama lui) di 57 pagine affronta con estrema chiarezza anche nel metodo di scrittura accessibilissimo a tutti, i fatti principali dei giorni nostri e delle sue esperienze personali. Li affronta con coraggio, con l’onestà scientifica di chi ha studiato, con l’umanità che lo contraddistingue da sempre e che fa sentire ogni uomo che è accanto a lui meno solo e meno disperato.

E’ il tentativo di pensare al mondo in un’altra maniera, di svecchiare la società dei suoi stupidi pregiudizi grazie a spiegazioni salde e mettendosi contro quella parte della Curia romana che tanto ci ha indignato per l’intolleranza e la ristrettezza mentale delle sue poche vedute.

‘Il Cristo degli uomini liberi’ è un libro di speranza, ma non una speranza illusoria, è il progetto di ogni uomo di combattere per la propria libertà e degli altri, di dedicarsi agli altri, di cercare la verità sempre e comunque. Questo tentativo di cui Gesù è stato il promotore tanto tempo fa è il tentativo di ogni uomo giusto che cerca di non rendere la propria vita senza sale, una non vita, sprecata nell’odio dei pregiudizi e nell’ignoranza che rende ciechi.

E’ per questo che dico che questo librettino di fuoco (ma allo stesso tempo pervaso da tenerezza) è una rivolta in piena regola, senza manifestazioni violente e feriti, ma è una rivolta (la rivolta di tutti) che potrebbe liberare ogni uomo dal peso della disperazione della vita di oggi così ingiusta, così eterogenea per l’essere umano.

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Il fatto che sia proprio un uomo di chiesa ad averlo scritto ci fa sperare, al contrario delle notizie che sentiamo dal Vaticano e ci fa riflettere sul fatto che l’uomo di oggi ha bisogno certamente di spiritualità, ma una spiritualità vera, lontana dai lustrini papali, ma che nutra l’uomo comune (non solo quelli ricchi!) di speranza vera, quella che salva davvero dalla morte, qualsiasi cosa possa rappresentare per ognuno di noi.

Emanuela Desiati

IL BLOG PERSONALE DI EMANUELA DE SIATI: http://emanueladesiati.blogspot.it/

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Emanuela De Siati
Emanuela De Siati, nata a Mazara del Vallo in Sicilia nel 1980. Ha una laurea in Storia e Critica del Cinema e una magistrale in Italianistica presso l'univesità di Bologna dove vive. Scrive e disegna per alcune riviste e siti on line. Cura due blog personali : http://emanueladesiatidisegni.blogspot.it/ e emanueladesiati.wordpress.com