Sissi a Venezia. Il restauro degli appartamenti imperiali austriaci.

Si sono riaperte al pubblico a luglio 2012, nel Palazzo Reale oggi Museo Correr, in piazza San Marco, le stanze degli Appartamenti Imperiali d’Austria che ospitarono la Principessa Elisabetta di Baviera detta “Sissi” (Monaco di Baviera 1837- Ginevra 1898) nei suoi soggiorni nella città lagunare. Valgono una visita. Un articolo e il servizio fotografico di Andrea Curcione.

Dopo un eccezionale restauro, durato tre anni, dal costo di due milioni e mezzo di euro, promosso e sostenuto dal Comité Français pour la Sauvegarde de Venise (presidente Jerome Zieseniss) attraverso diversi mecenati, e l’interessamento della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto e il sostegno della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna (D.ssa Renata Codello), la Fondazione Musei Civici di Venezia (con il direttore Gabriella Belli e il responsabile del Museo Correr Andrea Bellieni) ha potuto acquisire queste stanze che per molto tempo furono adibite ad uffici amministrativi della soprintendenza e che ora sono state riportate al loro originario splendore.

Un restauro lungo e complesso per ricreare lo spirito del periodo di Sissi. Tutti gli arredi, dai broccati, agli stucchi, ai marmi, agli ori, gli stemmi, ai tessuti (realizzati dalla famiglia Rubelli e donati per l’occasione) riprendono fedelmente quanto annotato nei registri mobiliari dell’archivio storico-museale e sono stati riprodotti da pazienti architetti, stuccatori e pittori.

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Un viaggio nel passato avviene agli occhi del visitatore, quando inizia il suo percorso nell’infilata delle nove stanze che dal Salone da Ballo del museo conducono fino alle Sale Imperiali, situate nella cosiddetta Ala Napoleonica delle Procuratie Nuove in Piazza San Marco, realizzata dopo l’abbattimento della chiesa di San Geminiano, opera del Sansovino. Gli ambienti godono della vista sui Giardini Reali che abbelliscono il Palazzo Reale di fronte al Bacino di San Marco e che sorsero dopo l’abbattimento – sempre in periodo napoleonico – degli edifici dei granai pubblici già esistenti durante la Serenissima.

Le decorazioni di questi spazi risalgono principalmente al periodo asburgico – anche se vi sono pregevoli abbellimenti di età napoleonica, frutto dell’ingegno del pittore e scenografo veneziano Giuseppe Borsato (1771-1849), specialista di decorazioni e ornamenti, che aveva seguito le orme di artisti di fama francesi come Charles Percier e Pierre-François Fontaine, architetti di Napoleone e realizzatori di quello stile che si chiamerà Impero.

Le opere di ornamento si svolsero in due fasi: la prima (1836-1838) in previsione dell’arrivo dell’imperatore Ferdinando I, che sosta a palazzo quando viene incoronato re del Lombardo-Veneto, nel settembre del ’38, a Milano; la seconda (1854-56), in funzione della visita di stato dei giovani sovrani Francesco Giuseppe ed Elisabetta, “Sissi”, durata 38 giorni, tra il novembre del 1856 e il gennaio del 1857 (quella ricordata nel terzio episodio dei film di Ernest Marischka, con la notissima scena dell’ingresso in Piazza San Marco di Sissi interpretata da una giovanissima Romy Schneider).

L’affascinante bellezza di questa ragazza sedicenne, riuscì a placare i malumori e la freddezza dei sudditi del Lombardo Veneto ancora toccati dai moti del 1848-1849 con i loro sentimenti antiasburgici. Con il tempo Sissi, con le sue attività caritatevoli, le visite in città a istituti di pena femminili e ospedali, nonché a musei e la partecipazione a ad appuntamenti mondani, riuscì a farsi ben volere dai veneziani.

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La prima stanza da ammirare è la Sala dei pranzi settimanali, adibita per i pranzi non ufficiali, come quelli quotidiani “di lavoro” del gabinetto di Governo. Essa è arredata con mobili neoclassici originali, dove si nota il fastoso centro-tavola francese in bronzo dorato (non originario della reggia).

Segue l’imponente Sala del trono del Lombardo-Veneto, realizzata nel 1838 in previsione dell’arrivo dell’imperatore Ferdinando I, e la Sala delle udienze, dove Sissi durante i suoi soggiorni veneziani riceveva gli ospiti. E ancora la Stanza da studio dell’Imperatrice, ambiente riservato alla lettura e alla scrittura, dove fa bella mostra un grande mobile secretaire in stile neo-barocco; un singolare ‘pezzo unico’ di metà Ottocento. Non mancano poi le stanze più intime, come il Boudoir, piccola stanza da toilette con ornamenti realizzati dall’artista Giovanni Rossi.

Le superfici di pareti e soffitto sono tutte in finissimo marmorino della straordinaria intonazione grigio-azzurra, con l’inclusione di micro-cristalli brillanti intorno. Mughetti in metallo dorato – passione floreale della giovane imperatrice – compaiono anche intrecciati agli stucchi negli angoli del soffitto. E ancora la Camera da letto in decorazione neoclassica napoleonica. Manca però il letto originale della principessa, sostituito da un letto da riposo in puro stile impero del figliastro di Napoleone, Eugenio Beauharnais vicerè del breve regno d’Italia creato dal Bonaparte tra il 1806 e il 1814. In un piccolo ambiente, invece, vi è la Stanza da bagno, dove in origine vi era una vasca in marmo, discretamente avvolta in cortine di seta che vi formavano intorno un piccolo padiglione.

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La decorazione è sobria, con marmorini color crema e, sopra le porte, esili motivi di ripresa classico-rinascimentale. Le stanze si concludono con l’ Anticamera degli appartamenti, un ambiente di passaggio privato tra le stanze dell’Imperatrice Sissi e quelle abitate da suo marito, e la Sala ovale (“Sala dei pranzi giornalieri”) di ambiente neoclassico, a pianta ovale, con decorazioni di ispirazione pompeiana; cerniera di passaggio tra le sale ‘pubbliche’ della reggia affacciate su Piazza San Marco e gli appartamenti reali, allineati sul fronte prospiciente i giardini e il Bacino.

L’imperatrice, tornerà a dimorare a Venezia per ben sette mesi, tra l’ottobre del 1861 e il maggio del 1862, quando scelse proprio la città lagunare come rifugio prediletto dopo la morte della sua primogenita Sofia – con il marito “Franzi” che la raggiungerà in treno da Vienna almeno una decina di volte. Dopo il riconoscimento dello Stato italiano da parte di Vienna, l’ultima visita di Sissi a Venezia risale al 29 aprile 1895; i tempi erano ormai mutati.

Dopo uno dei tanti soggiorni da Corfu, l’imperatrice giungerà in laguna alla vigilia dell’inaugurazione della Prima Esposizione Internazionale d’Arte, la prima Biennale, e ad accoglierla a Palazzo Reale furono i nuovi inquilini, i sovrani d’Italia, i cugini Umberto I e Margherita d Savoia. L’epoca di Sissi era ormai tramontata. Tre anni più tardi, colei che era stata definita l’imperatrice più bella d’Europa si spegneva all’età di 61 anni.

Andrea Curcione

(Pubblicato il 2 agosto 2012)

Il sito ufficiale del museo Correr

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Andrea Curcione
Andrea Curcione è nato e risiede a Venezia dal 1964. Laureato in Storia all'Università Ca'Foscari di Venezia, ama i libri, la scrittura, la fotografia e il disegno. Giornalista pubblicista, ha pubblicato alcuni racconti e romanzi noir di ambientazione veneziana. Si occupa soprattutto di critica cinematografica, ma per Altritaliani scrive anche di avvenimenti culturali e mostre di particolare interesse che si inaugurano nella città lagunare.