Sopra le medie stagionali, e la calda voce di Bruno Martino

“Sopra le media stagionali”: è lo slogan d’apertura dei divulgatori della meteorologia di stagione: parlare delle temperature che in questo periodo schizzano sopra le medie stagionali. O, al contrario, quando nevica (che rarità!), al punto da aprire i notiziari con le immagini consuete, ormai di repertorio. E così quelle delle lunghe code in autostrade nei giorni di “esodi biblici” e di bollini colorati: il rosso e il nero come in Stendhal.

Ma chi avrà avuto l’idea geniale di inventare le vacanze d’estate? Chi avrà deciso per tutti (come una dittatura) che è normale incolonnarsi per decine di chilometri durante l’estate dei bollini a colori? Un esercito di vacanzieri che, nonostante la crisi, si mette in viaggio: “infelici che si affidano all’industria della felicità”. Sarà normale tutto questo, persino per coloro che decidono di amare il tempo liberato piuttosto che quello libero. Una differenza apparentemente lessicale, mentre
riecheggia la calda voce di Bruno Martino quando (in controtendenza) cantava “Odio l’estate”. Ma no, non si può odiare (se non per il perduto amore) la bella stagione che consente di godere del sole, del mare e dei monti, senza maglioni e cappotti, che lascia asciugare la biancheria in meno di un’ora, che fa riscoprire le nudità senza sentirsi osceni.

Ancora immagini di film semisconosciuti si addensano: “Domenica d’agosto” del compianto Luciano Emmer che, nel 1950, era capace (come pochi) di trasferire l’esperienza del neorealismo nella commedia. Film supremo, un bianco e nero di alta scuola.

E sempre di calure estive e di conseguenze bizzarre, è quel gioiello del regista austriaco Ulrich Seidl col suo “Canicola” (Hundstage), che presentò (e vinse) a Venezia una decina di anni fa. E’ il concetto stesso di vacanza da ripensare, dunque, è quel sentirsi apparentemente evoluti solo se si va in ferie, e nei posti sempre più alla moda. Massì! evoluzione sarà anche questo, sentirsi nella massa, e scopritori della propria individualità. Ma non è che avesse ragione quell’anarchico gallese, tale Gafyn Llwgoch, quando, in un sussulto di lungimiranza diversi decenni fa, annunciava che “il socialismo perderà perché il capitalismo convincerà i servi di essere padroni”?

L’auspicio di mezza estate è di indurci davvero “sopra le medie stagionali”, superando il tempo e le temperature.

Armando Lostaglio


TRAILER DI « DOMENICA D’AGOSTO » di Luciano Emmer

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Armando Lostaglio
ARMANDO LOSTAGLIO iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Basilicata; fondatore del CineClub Vittorio De Sica - Cinit di Rionero in Vulture nel 1994 con oltre 150 iscritti; promotore di altri cinecircoli Cinit, e di mostre di cinema per scuole, carceri, centri anziani; autore di testi di cinema: Sequenze (La Nuova del Sud, 2006); Schermi Riflessi (EditricErmes, 2011); autore dei docufilm: Albe dentro l'imbrunire (2012); Il genio contro - Guy Debord e il cinema nell'avangardia (2013); La strada meno battura - a cavallo sulla Via Herculia (2014); Il cinema e il Blues (2016); Il cinema e il brigantaggio (2017). Collaboratore di riviste e giornali: La Nuova del Sud, e web Altritaliani (Parigi), Cabiria, Francavillainforma; Tg7 Basilicata.

1 COMMENTAIRE

  1. Sopra le medie stagionali, e la calda voce di Bruno Martino
    Si, odio le ferie obbligate in Agosto, le code obbligate in Agosto, le tariffe da alta stagione in Agosto, i servizi chiusi in Agosto, i panettieri chiusi in Agosto, i reparti ospedalieri chiusi in Agosto, la farmacie chiuse in Agosto, i parenti e amici del paese natio che non ritrovi perché … sono in ferie d’Agosto!

    Emiddio
    Roma

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