I viaggi di Mel, di Marco Philopat

Leggete Marco Philopat – esplodete con Melchiorre Gerbino.

Possiamo considerarlo (all’interno del dibattito New Italian Epic) un oggetto narrativo non identificato.

Oppure leggerlo come uno dei pochi tentativi (assieme a « New Thing » di Wu Ming 1) di scrittura burroghsiana negli ultimi anni.

Per finire, ricordarlo come un allucinato racconto di un io plurimo, eccessivo, maniacale, disgustoso, semplicemente geniale.

Melchiorre è epica che sgorga pura dalle radici di una natura ambigua.

Le sue storie, sbobinate da un medium di talento come Philopat, completamente reinventate, rappresentano i prodromi di una scrittura che tenta di risalire la corrente di una vita talmente piena di eventi, di spostamenti (più volte il giro del mondo), di amori spudorati, di scene erotiche cosi intense da rendere ridicolo il nostro immaginario quotidiano.

Creatore di Mondo Beat negli anni ’60, frequentatore della scostumata Stoccolma sempre in quegli anni, cialtrone proveniente da Calatafimi, riesce a far veicolare attorno a sé una quantità enorme di parole con cui riempire i buchi neri dagli anni ’60 fino alla desolazione degli anni ’80.

Viaggiatore instancabile ed immorale, riesce ad incrinare tutte le possibili resistenze alla sua antipatia, entrandoti negli occhi con quello strafottente gusto del paradosso nel voler vivere a tutti i costi, senza prigioni fisiche e mentali.

Mel_1.jpgContestatore innato, dotato del potere di ammaliare e successivamente annoiare in modo proverbiale i suoi interlocutori, Melchiorre lascia dietro di sé interi capitoli dove la paranoia diventa assordante, esempio letale durante la sua permanenza in Marocco, dove crede di essere al centro di un complotto mondiale con lo scopo di eliminarlo. Pagine di delirio puro, nero.

Ci si domanda come Philopat abbia realizzato questa struttura a più voci, seguendo una mirabile linea temporale e diversificando i linguaggi come uno sciamano siberiano.

Dal racconto di una possibile vita ad un libro informe, straripante come le sue storie, che si prolungano, nella seconda parte del libro, nell’allegato direttamente scritto da Gerbino sulla storia documentata con fotografie dell’epoca di Mondo Beat.

« Esistono uomini che diventano famosi… Altri nascono famosi! Sono Melchiorre Gerbino – il direttore di Mondo Beat – io – ho inventato la contestazione…

Vi dirò di più… Due sono i personaggi italiani che hanno influenzato la storia del XX secolo… Benito Mussolini e Melchiorre Gerbino che ne è l’antidoto…

Dinamitardo della natura umana – detonatore di contraddizioni inesplose…Attingo a piene mani l’acqua di sorgente orale – scaturita senza regole di sintassi tra le genti e i popoli del mondo…

Di materiale ne ho abbastanza da inchiodarti per giorni – o forse settimane… »

Leggete Marco Philopat – esplodete con Melchiorre Gerbino.

Marco Rognoni

I viaggi di Mel
Philopat Marco
Shake Edizioni

L’epopea di un nomade di professione: dalle cantine beat alle dune del Sahara alle vette dell’Himalaya. Una geografia di incontri e movimenti, sogni e utopie, ma anche una spietata immersione nel lato oscuro e contraddittorio che ogni scelta di libertà porta con sé. In allegato Storia documentata di Mondo Beat a cura di Melchiorre Gerbino.

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