Lo sguardo sul mondo in bianco e nero di Gianni Berengo Gardin, a Venezia.

Gianni Berengo Gardin. Storie di un fotografo”. 130 scatti d’autore realizzati in 50 anni, tratti dall’archivio personale del celebre fotografo italiano, ora in mostra a Venezia. In ogni foto di Berengo Gardin c’è il senso del reportage, il fissare l’attimo che racconta una storia, emoziona, fa immaginare. [Portfolio di immagini in fondo all’articolo]

Quando si osservano le fotografie – rigorosamente in bianco e nero – di Gianni Berengo Gardin, si fa un affascinante viaggio nel tempo e nel mondo. E’ questa la prima impressione che si coglie visitando la mostra “Gianni Berengo Gardin. Storie di un fotografo” curata da Denis Curti, che fa riscoprire il meglio della sua produzione di immagini. 130 dei suoi migliori scatti sono ospitati, dal primo febbraio fino al prossimo 12 maggio, presso la Casa dei Tre Oci alla Giudecca. In ogni sua foto c’è il senso del reportage, il fissare l’attimo che racconta una storia, emoziona, fa immaginare.

Piazza San Marco, Venezia

Nelle sale espositive della splendida palazzina restaurata alle Zitelle rivolta verso il canale della Giudecca e la Punta della Salute, le sue immagini in bicromia sono state raccolte in alcune sezioni tematiche: Venezia, Baci, Dentro le case, Zingari, Morire di classe, Lavoro, Figura ambientata, Religiosità. Fotografie realizzate da metà degli anni Cinquanta a oggi con le sue macchine fotografiche Rolleiflex 6×6 e la Leica, rigorosamente analogica, sua inseparabile compagna da una vita. La sezione dedicata a Venezia è quella che racchiude gli scatti dove il maestro ha usato particolari angolazioni e il contrasto del chiaroscuro per ottenere delle forme architettoniche che diventano arte: la città con la neve, con l’acqua alta, durante la Regata Storica, il gioco con la corda di alcuni bambini in un campo, le giostre, un funerale, in vaporetto. Per ultimo si arriva ad una serie di immagini del 2001 realizzate al caffè Florian di Piazza San Marco.

Gianni Berengo Gardin nato a Santa Margherita Ligure nel 1930 all’età di ventiquattro anni ha iniziato ad occuparsi di fotografia. Dopo aver vissuto a Roma, Venezia (è stato allievo del prestigioso circolo fotografico “La Gondola”) Lugano e Parigi, nel 1965 si è stabilito definitivamente a Milano, dove ha iniziato la sua carriera professionale dedicandosi alla fotografia di reportage, all’indagine sociale, alla documentazione di architettura, alla descrizione ambientale. Dai suoi primi scatti pubblicati nel 1954 su “Il Mondo” diretto da Mario Pannunzio, in seguito Beregno Gardin ha collaborato con numerose testate della stampa italiana ed estera. Ha lavorato per il Touring Club Italiano e per l’Istituto Geografico de Agostini di Novara. Per le più importanti industrie come Olivetti, Alfa Romeo, Fiat, Ibim, Italsider, ecc, ha realizzato dei reportage e monografie aziendali. Per Franco Basaglia ha descritto le cure disumane nei manicomi, con i pazienti legati a letto, nel suo “Morire di classe”. Materiale che ha contribuito a portare a conoscenza la dura realtà dei sanatori, e ha aperto la strada alla loro chiusura e all’approvazione nel 1978 della legge 180. Oppure le immagini dei volti scavati dalle rughe dei nomadi rom nella raccolta dal simpatico ossimoro “Disperata allegria”, dedicata agli zingari.

Caffè Florian di Piazza San Marco

Rappresentante dell’agenzia Contrasto, vincitore di numerosi premi e riconoscimenti in ogni parte del mondo, Berengo Gardin è ancora oggi fonte di ispirazione per molti appassionati fotografi ai quali consiglia soprattutto di pensare prima di fare una fotografia; perché una volta, quando le macchine fotografiche non erano digitali, si era obbligati a farlo. E il risultato si vede.

Andrea Curcione

GIANNI BERENGO GARDIN – STORIE DI UN FOTOGRAFO

01.02. > 12.05.2013

Casa dei Tre Oci
Giudecca 43, Venezia

Info
tel.+39 041 24 12 332
info@treoci.org
www.treoci.org

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Andrea Curcione
Andrea Curcione è nato e risiede a Venezia dal 1964. Laureato in Storia all'Università Ca'Foscari di Venezia, ama i libri, la scrittura, la fotografia e il disegno. Giornalista pubblicista, ha pubblicato alcuni racconti e romanzi noir di ambientazione veneziana. Si occupa soprattutto di critica cinematografica, ma per Altritaliani scrive anche di avvenimenti culturali e mostre di particolare interesse che si inaugurano nella città lagunare.

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